A 10 anni dall’ultima mostra fatta a Palazzo Pigorini a Parma “Picturae Primates, ritratto di un Ordine”, Sergio Sergi torna con una personale allo Spazio BLL di Giulio Belletti in Piazzale Borri che inaugura sabato 16 marzo alle 18.
“Leoni Futuristi” è una raccolta di 16 opere che l’arista presenta così:
“I LEONI FUTURISTI DEL PADRONE DELL’ARCOBALENO
E viene il giorno in cui il pittore scopre di aver raggiunto la vera padronanza sull’arcobaleno dei colori pigmento e guarda indietro, con una sorta di stupore, al lungo viaggio da un tema ciclico all’altro, mentre i suoi contemporanei, senza capire a cosa stava puntando, restavano fermi al suo stile precedente, che lui aveva già superato e abbandonato. Quello a cui in realtà questo pittore mira è il puro colore come musica, l’accendersi delle emozioni destate dagli accostamenti cromatici, allo stesso modo e intensità del pezzo di chitarra di un Eric Clapton o un Jimi Hedrix (anche lui, come me, mancino).
E cosa c’è di più vivo, dinamico e musicale nella storia della pittura moderna del cubofuturismo suprematista, dell’aereopittura, come della pressochè sconosciuta arte sacra futurista? E parlando di olio su tela il futurismo non potrà mai, come una narrazione miope e limitata vorrebbe far credere, essere relegato al passato perché è, appunto, futurismo.
E infine, come nel romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway, “il vecchio sognava i leoni”.
Sergio Sergi, Marzo 2019