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Al via Sina Chef’ Cup Contest 2019:gli chef stellati si ispirano al design -8 ottobre la tappa a Parma all’hotel Maria Luigia-RICETTE

Il design è gourmet: è la nuova sfida affidata ai 16 chef stellati per la settima edizione di SINA CHEFS’ CUP CONTEST, la gara che prende il via da Roma, martedì 19 marzo, per poi proseguire in tutta Italia fino alla fine di ottobre con tappa a Parma l’8 ottobre.

Protagonista delle creazioni dei cuochi, tutte da gustare, è quest’anno il design: dopo l’arte, i film, le fiabe, i fumetti, la moda e la musica nelle edizioni precedenti, ora l’ispirazione per la creazione di ricette inedite e originali è proprio dettata da forme, colori, progettazione, stili, per una gara di show cooking a coppie in 9 tappe, tutte aperte al pubblico.

Le cene-evento – in programma il 19 marzo a Roma, il 26 marzo a Perugia, il 14 maggio a Viareggio, il 18 giugno a Romano Canavese (Torino), il 16 luglio a Venezia, il 24 settembre a Firenze, l’8 ottobre a Parma e il 22 ottobre a Milano, con la finale a seguire – sono veri e propri spettacoli dal vivo, durante i quali il pubblico potrà ammirare e degustare i nuovi piatti creati per l’occasione dai grandi chef, come: Mauro Buffo, Igles Corelli, Umberto De Martino, Giovanni Di Giorgio, Davide Figliolini, Michelino Gioia, Oliver Glowig, Paolo Gramaglia, Erez Ohayon, Stefano Marzetti, Andrea Pasqualucci, Daniele Repetti, Filippo Saporito, Massimiliano Torterolo, Tino Vettorello, Massimo Viglietti.

In ogni tappa una giuria di esperti voterà la coppia di chef e le loro creazioni, secondo criteri di aderenza al tema scelto, complicità di coppia, bontà del piatto, rapporto qualità-prezzo, valore estetico e artistico; al termine della settima edizione, i due protagonisti della coppia vincitrice si affronteranno tra loro per una sfida d’eccellenza.

La competizione nasce proprio dall’idea che, oggi, l’enogastronomia è una vera e propria forma d’arte, con la possibilità da parte del pubblico, in questo caso, di fruire e digerire letteralmente le “opere d’arte” degli “artisti” chef.

E oltre ai grandi nomi nel design come Philip Stark, Gio Ponti, Giugiaro, Le Corbusier, che hanno saputo creare con le loro idee opere famose nel mondo, oggi il design ha contaminato anche i cuochi, che nelle loro creazioni culinarie inventano opere d’arte a base di cibo, da cui è nato il concetto di food design.

Palcoscenico d’eccellenza della manifestazione, gli alberghi del gruppo SINA HOTELS, che sin dagli esordi hanno abbracciato l’evento, quali interpreti della tradizione squisitamente italiana fatta di storia, cultura, arte, lusso ed eccellenza: SINA Villa Medici a Firenze, SINA Bernini Bristol a Roma, SINA Centurion Palace e SINA Palazzo Sant’Angelo a Venezia, SINA Brufani a Perugia, SINA VIlla Matilde a Romano Canavese (TO), SINA The Gray e SINA De La Ville a Milano, SINA Maria Luigia a Parma, SINA Astor a Viareggio e SINA Flora a Capri.

Le serate sono vere e proprie cene esperienziali durante le quali il pubblico potrà conoscere gli Chef e assistere dal vivo agli show cooking preparatori delle ricette in gara – grazie alla tecnologia messa a disposizione da Les Chefs Blancs, la scuola professionale di cucina e pasticceria.

Nel corso della serata in programma a Roma martedì 19 marzo, verrà dedicato un momento speciale con un omaggio ad Alessandro Narducci, il giovane chef tragicamente scomparso lo scorso anno, che con la sua passione e la sua abilità aveva conquistato anche i giudici della passata edizione di SINA Chefs’ Cup Contest nella serata di Perugia, ottenendo poi il punteggio più alto insieme a Daniele Lippi.

La famiglia riceverà una coppa speciale e, con l’occasione, sarà istituita una borsa di studio a suo nome, presso la scuola professionale Les Chefs Blancs, per un giovane chef che vorrà intraprendere questo percorso.

 

SINA CHEFS’ CUP CONTEST: LE DUE RICETTE IN GARA A ROMA

 

L’ONDA CIRCOLARE CHE CREA UN SASSO LANCIATO IN MARE di Paolo Gramaglia

Tempo di preparazione: 40 minuti

Ingredienti per 4 persone

Per l’emulsione di crema di limone: 200 g succo di limone sorrentino; 600 g olio extravergine di oliva;  3 g di Axsantana; sale q.b.

Per la citronette: 200 g succo di limone; 600 g olio extravergine di oliva; sale q.b.

Per il disco di carpaccio di ricciola: 480 g di polpa di ricciola.

Per la neve di mozzarella: 250 g mozzarella di bufala; 250 g panna fresca.

Per i bottoni di chinotto: 300 g di succo di chinotto; 4 g di xsantana.

Per le zeste di limone: la buccia di n.1 limone

Varie: sale maldon; fiorellini eduli; caviale di pesce volante

Preparazione: 

Per l’emulsione di crema di limone: aggiungere al limone l’ xantana, frullare al mixer aggiungendo a filo l’ olio extravergine, salare e poi riempire un biberon da cucina.

Per la citronette: aggiungere al succo di yuzo l’olio extravergine, frullare al mixer ad immersione, salare e poi riempire in biberon da cucina.Per il disco di carpaccio di ricciola: battere a coltello la polpa di ricciola e dividerla in quattro palline da 120 g e con l’ ausilio della carta forno e di un coppa pasta di diametro 20 cm formare 4 dischi di ricciola battuta. Abbattere a -40°.

Per la neve di mozzarella: tagliare la mozzarella in 8 parti insieme alla panna riempite un bicchiere da Pacoget. Abbattere la temperatura a -40° e poi portarla a -18°.

Per i bottoni di chinotto: frullare il chinotto con un dito di acqua fredda xantana per poi riempire un biberon da cucina.

Per le zeste di limone: tagliare la buccia dello limone a fili sottilissimi per poi passarla tre volte tra l’ acqua calda e l’ acqua fredda. Conservare poi le zeste in acqua fredda.

Preparazione del piatto: in un piatto bianco lucido e grande inserire il disco di ricciola e portato a temperatura ambiente. Condire con la citronette di limone, formare dei cerchi concentrici con la crema di limone, disporre lungo le circonferenze dei bottoncini di chinotto o del caviale di pesce volante e zeste di limone. Aggiungere al centro la neve di mozzarella e dei cristalli di sale maldon.

 

TOPOLINO VINTAGE di Oliver Glowig

Ingredienti:

Per la pasta: 400 g di farina; 200 g   di semolino; 15 tuorli; 1 uovo; 15ml olio extra vergine;

50g di nero di seppia; 50 ml di acqua; 15 g sale.

Per la crema di patate: 50 g  cipollotti; ½     spicchio d’aglio; 10 g burro; 200 g patate; 500 g brodo di pollo; 1 foglio alloro;  q.b. sale e pepe; 25 ml olio extra vergine.

Per il ripieno: 200 g cozze; 1 spicchio aglio; 1 foglio alloro; 4 fogli di gelatine; 50 g burro salato; 50 g parmigiano.

Per pomodori canditi: 8 pomodori ramati;  q.b. aglio, timo, alloro, olio extra vergine e sale.

 

Preparazione:

Per la pasta: frullare uova e acqua con nero di seppie; impastare il tutto con farina, semola, olio e sale; lasciar riposare per 60 minuti in frigorifero.

Per la crema di patate: rosolare cipollotti e aglio in burro; aggiungere le patate; bagnare con brodo e aggiungere alloro, sale e pepe; frullare il tutto e montare con 25 ml olio extra vergine; condire con poco limone grattugiato.

Per il ripieno: aprire le cozze e filtrare il fondo; diluire con acqua finche c’è il sapore giusto; riscaldare 200 ml del fondo e montare con 50 gr burro, 50 gr parmigiano e abbondante pepe;

sciogliere 4 fogli di gelatina nel fondo; stendere le cozze nelle forme e coprire con il fondo; far indurire nel frigorifero; stendere la pasta e chiudere cozze con fondo al interno.

Per pomodori canditi: stendere i filetti di pomodori su un silpat e condire con olio, sale, timo e alloro; asciugare i pomodori al forno a 75°C per 60 minuti.

Per la schiuma bianca di pomodoro: frullare pomodori, semi e bucce dei pomodori e condire con sale; aggiungere un rametto di basilico all’interno e portarla a 70°C; passare a chinoise con carta all’interno in modo che esca solo l’acqua di pomodoro trasparente; riscaldare l’acqua di pomodoro e frullare con poca lecitina per avere la schiuma.

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