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17 marzo-Artetipi presenta ‘Lettere dal Barone Rosso’: una mostra in volo tra fantasia e realtà

Domenica 17 marzo presso gli spazi di strada Nino Bixio 50/a che ospitano l’associazione Artetipi, sarà inaugurata la mostra ‘Lettere dal Barone Rosso’ di Giacomo Cossio e Mattia Fiordispino.

‘Lettere dal Barone Rosso’ nasce dall’incontro tra Giacomo Cossio e gli artisti dell’atelier i Cachi, l’atelier di ricerca artistica e grafica nato grazie alla Fondazione Cariparma nel 2018 per favorire l’incontro tra linguaggi artistici riconosciuti e creatività nascoste e isolate.

Il fine ultimo è promuovere inclusione sociale e culturale di persone con fragilità mentale attraverso la crescita culturale del singolo e dell’ambiente.
Nel dicembre del 2018 l’Atelier i Cachi, fedele al metodo già provato in passato che sfociò nella mostra “Palestra Gregor Samsa”, ha invitato Giacomo Cossio come artista professionista per un workshop con residenza d’artista della durata di un mese.

La collaborazione con Giacomo Cossio, che si concretizzerà nel 2019 in un progetto tipografico, ha portato in atelier un confronto sul tema degli animali. E’ nato così il “Circo I Cachi”.
Con l’artista Mattia Fiordispino nasce un dialogo naturale basato su una delle passioni che condividono: gli aerei.

Il lavoro di Cossio è stato esposto in tutta Italia, a Parma, personale in San Ludovico nel 2017, una bipersonale al Museo di Viadana a dicembre dello stesso anno e in precedenza alle maggiori fiere d’arte.

La sua arte prende le mosse dalla decostruzione dell’immagine: si confronta per lo più con giocattoli, ma anche con piante, occasionalmente ritratti e utilizzando la fotografia come ancora alla realtà usa il colore per la carica e la forza espressiva.

In Mattia Fiordispino al contrario tutto è ra- dicalmente misurato; nel suo lavoro che parte da dati concreti come il peso e la velocità degli aerei che progetta si giunge sempre a una realtà alternativa ma completamente verosimile.

Le opere di Mattia Fiordispino e Giacomo Cossio sono messe a disposizione dagli artisti per sostenere l’attività dell’atelier.

BIOGRAFIA MATTIA FIORDISPINO
Mattia Fiordispino nasce a Fornovo nel 1986. E’ appassionato di motori e fantascienza. Il suo universo è abitato da guerrieri muscolosi, motori a propulsione nucleare, antimateria, teletrasporto, donne coraggiose in kilt e cravatta che guidano astronavi da 14000 chili. Mattia progetta astronavi, auto sportive, moto e costruisce modellini di aerei militari.

I suoi progetti sono verosimili, partono da dati e conoscenze tecniche precise per andare oltre il reale, per abbatterne cioè il principio di realtà. E’ un ingegnere dell’iperrealtà. Il processo creativo è totalizzante e continuo. Forzando i limiti fisici del nostro universo predispone un’alterità: incute nella quotidianità il dubbio che il reale sia solo uno stratagemma per tene- re a bada i superpoteri, l’illogico e il gioco infantile.

BIOGRAFIA GIACOMO COSSIO
Nasce a Parma nel 1974 e si laurea in Architettura all’Università di Ferrara.
Dal 1993 il lavoro è ispirato dalla volontà di ristrutturare la realtà oggettiva attraverso stra- tificazioni, sovrapposizioni, assemblaggi di materiali diversi. Fotografie, fotocopie, schiume, fiori sintetici sono gli elementi che compongono i collage oggettuali che spaziano dai “paesagi artificiali”, rivisitazioni del tema della natura morta, alla ricostruzione di macchine, ruspe, scavatrici, scomposte e ricomposte. Questo lavoro viene spinto anche alla destrutturizzazione e ristrutturazione della figura umana, del paesaggio, di oggetti di uso quotidiano, riprendendo un tema caro alla Pop Art.

Il lavoro si spinge dunque verso una soluzione scultorea e architettonica, mediante un uso tridimensionale dello spazio che lo porta a realizzare opere aggettanti e sporgenti.


Numerosissime le mostre personali e collettive, anche in spazi pubblici: per tutte, “Corpi, Macchine, Piante. Tentativi di realtà”, a cura di Martina Cavallarin, “L’ultima ruota del car- ro”, a cura di Niccolò Bonechi e Chiara Canali, Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2014; “Un peso cubitale” con Francesco Bocchini, a cura di Roberta Bertozzi nel 2016. Tiene conferenze e seminari di Arte e Architettura su invito di Istituzioni pubbliche e private.

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