A Life in Music è il primo mobile game al mondo realizzato da un teatro d’opera. Prodotto dal Teatro Regio di Parma, il gioco per smartphone e tablet, disponibile gratuitamente in italiano e inglese su App store e Google Play Store, è una commissione del Festival Verdi a TuoMuseo, leader internazionale e pluripremiato nel settore del gaming per istituzioni culturali, che lo ha sviluppato in stretta collaborazione con il Comitato scientifico per il Festival Verdi.
“Per il Teatro Regio di Parma questo progetto rappresenta una nuova sfida, realizzata con un linguaggio innovativo, per varcare una nuova frontiera nella comunicazione della nostra tradizione, esplorando la relazione tra il mondo reale e artigianale del teatro e quello digitale del gioco virtuale – dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. Conosciamo le grandi potenzialità del gaming nel coinvolgimento del pubblico internazionale giovane e adulto e il nostro obiettivo tramite questo strumento è quello di incontrare persone di ogni età, nazionalità e cultura, creando un legame emozionale e portando il Teatro Regio, la musica, Giuseppe Verdi più vicini a ciascuno di loro. Il gioco è la prima forma di apprendimento: giocando ci si diverte, ci si emoziona e così facendo si impara e si conosce. A Life in Music vuole essere proprio questo: l’occasione di vivere da protagonisti, giocando, la storia di due giovani ragazzi che la musica ha fatto incontrare. E attraverso loro fare nuove conoscenze, nuove scoperte”.
Antonio e Silvia, 18 e 19 anni. Lui taciturno e solitario, magro, spalle ricurve, appassionato di musica, col poster di Verdi in camera, vive abbracciato dall’affetto del padre con il cane Lulù, suona il pianoforte e sogna di diventare un musicista di successo. Lei, bella e spigliata, canta in una band indie rock, è abituata a vivere da sola col suo gatto in una casa grande e piena di oggetti di valore, i suoi genitori sono spesso via per lavoro, sogna di diventare una vocalist conosciuta in tutto il mondo.
Una musica. Un ricordo. Le note di Giuseppe Verdi. Un incontro. Ha inizio così nell’estate 2008 nei luoghi che furono e sono di Verdi: Parma e il Teatro Regio, Busseto e Villa Verdi a Sant’Agata, la storia della loro amicizia, raccontata in 9 atti e 9 intermezzi verdiani, che si compirà al Teatro Regio dieci anni dopo, nel finale del gioco che sarà rilasciato il 9 aprile 2019. La musica avrà cambiato le loro vite?
12 mesi di lavoro, un team di 6 professionisti: Fabio Viola (game director e soggetto), Valerio Todaro (sceneggiatura e dialoghi), Francesco Bizzini (sviluppatore e game design), Elisa Groli (2D artist e game design), Angelo La Farina (animazioni), Arkadiusz Reikowski (musiche ed effetti sonori), 19 tracce musicali originali, 9 arie verdiane registrate dal vivo al Teatro Regio di Parma (in collaborazione con Unitel e Dynamic), i disegni realizzati e dipinti a mano per oltre 100 scene sulla vita di Verdi e oltre 300 animazioni sono i numeri di A Life in Music, il narrative game 2D a scorrimento laterale, senza contenuti pubblicitari, che esplora l’amicizia, la tenacia, la fiducia, il coraggio, il sacrificio, per raccontare una storia universale che ha per protagonista la musica, in cui passato e presente si intrecciano e ogni scelta, proprio come quelle effettuate dal giocatore, determina il proprio futuro.
“La passione e il talento musicale, – scrive Alessandro Roccatagliati del Comitato scientifico per il Festival Verdi, che con Francesco Izzo ha strettamente collaborato con gli sviluppatori alla realizzazione del gioco – così come le difficoltà per potersi costruire una prospettiva di vita grazie ad essi, sono cose che accomunano le esperienze e le emozioni di ragazzi e ragazze non solo di oggi. È stato perciò immediato pensare d’inserire nel gioco-racconto A Life in Music elementi che furono davvero parte dell’esperienza artistica e umana di Giuseppe Verdi e delle compagne di vita che la condivisero con lui. Lungo la “storia” di Antonio e Silvia si sono dunque individuate, per ciascuno dei 9 atti, vicende concrete o situazioni emotive che ne richiamano analoghe vissute in prima persona dal grande operista di Busseto. E su queste si sono creati inserti musicali e figurativi capaci d’offrire un primo contatto col “Verdi autentico”. Giocando A Life in Music ci si imbatterà dunque in improvvisi viaggi indietro nel tempo: sulle note di un brano verdiano coerente con quel momento emozionale, ciascuno di essi farà scorrere davanti agli occhi del giocatore (in effetti lì impegnato in una semplice prova di abilità) episodi della biografia verdiana, con ambientazioni e parole veritiere”.
“Coinvolgimento, Contaminazione, Creatività. Sono queste le tre C intorno alle quali si sviluppano i progetti di TuoMuseo – spiega il Presidente Fabio Viola, gamification designer. In A Life in Music videogioco, musica e narrativa si fondono in un unico linguaggio per raccontare una storia universale e creare emozioni senza tempo. Per noi è stato un onore poter condividere un percorso di sperimentazione con il Teatro Regio di Parma, che commissionandoci questo progetto si è reso incubatore di idee, motore di innovazione, coinvolgendo creativi e inventori, immaginando nuove forme per trasmettere il nostro patrimonio culturale, restituendolo attraverso la contaminazione di linguaggi, com’è nella mission di TuoMuseo”.
Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero per i beni e le attività culturali, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna, Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole Cariparma. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Dulevo, Mutti, Sicim, Smeg, Cantine Ceci, Agugiaro & Figna, La Giovane Advisor AGFM. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Con il contributo di Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Opera Europa, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Ascom. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Società dei Concerti di Parma, Orchestra Giovanile della Via Emilia, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Barezzi Festival. Sostenitori tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Grafiche Step, Andromeda’s, De Simoni. Tour operator partner Parma Incoming.
Scaricato grazie alla recensione e iniziato. Decisamente un bel prodotto, affascinante.
Solo una pecca gigantesca: il titolo.
Mi urta il servilismo culturale che impone l’inglese del titolo.
Qui si parla di musica, di quella musica che gli anglofoni hanno più subìto che cavalcato. Possibile che dobbiamo “americanizzare” i nostri valori? Cibo, vino, musica. Ma sù, forza!
Ho lavorato trent’anni per una multinazionale yankee e ho conosciuto ingegneri e tecnici d’oltreoceano; mi sono fatto alcuni amici e parlo della east cost (Philadelphia) e so qual’è il livello cullturale. Persone ottime sul lavoro e con gli amici ma assolutamente limitate al prato rasato, lattina/e di birra e partita in tv con energici pugni sul petto.
Vogliamo provare a recuperare un po’ di dignità noi??