L’Associazione “Io non ho paura del lupo” dal 2016 promuove il lupo e gli altri animali selvatici con eventi dedicati, campi didattici, monitoraggio sul campo e tramite una continua attività di informazione, e oggi annuncia la prima edizione dell’omonimo festival che si terrà il 16 e 17 Marzo ad Albareto (PR), nel cuore della Val Taro, nell’Appennino Parmense.
Un festival dedicato in questa sua prima edizione al tema “Un’altra montagna” con lo scopo di raccontare come i cambiamenti che la montagna sta vivendo negli ultimi anni non siano necessariamente negativi, ma possano invece diventare l’occasione per la nascita di nuove opportunità per tutti, attirando giovani alla ricerca di una nuova rinascita a contatto con la natura, mutando il contesto montano e restituendo ad esso una nuova forma al passo coi tempi.
Questo tema sarà al centro di una piccola conferenza che si terrà nel primo giorno del festival.
Molti ospiti illustri si alterneranno nei due giorni, raccontando non solo il lupo, magnifico predatore dei nostri boschi che sta riprendendo i suoi spazi nel suo processo naturale di espansione su Alpi e Appennino, ma dando anche ampio spazio alle realtà locali che con esso convivono.
Tra gli ospiti spicca la presenza di Bruno D’Amicis, biologo e fotografo naturalista professionista, con uno spiccato interesse per i temi della conservazione degli ambienti naturali e della biodiversità che al festival presenterà il suo progetto “Tempo da Lupi”.
Le sue fotografie hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali, tra cui il prestigioso World Press Photo e il BBC Wildlife Photographer of the Year, e i suoi servizi sono pubblicati su riviste come National Geographic , GEO, BBC Wildlife.
Socio onorario dell’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani e membro della prestigiosa International League of Conservation Photographers ci racconterà i suoi anni a contatto con i lupi dell’Appennino attraverso i suoi magnifici scatti.
Ancora tra gli ospiti spiccano Elisa Berti del Centro Monte Adone, eccellenza del nostro paese per il recupero e le cure alla fauna selvatica, che insieme allo scrittore Giuseppe Festa presenteranno “I figli del bosco” libro edito da Garzanti, che narra la storia di Ulisse e Achille, due cuccioli di lupo trovati in difficoltà e affidati ai volontari del Centro Monte Adone che proveranno a restituire al bosco i suoi “figli”, ridando loro la possibilità di una vita senza recinzioni.
Ad accompagnare i ragazzi di Monte Adone in questa sfida del coraggio, dell’ostinazione e della passione è Giuseppe Festa: trascorre con loro quindici mesi tra le cime innevate e selvagge dell’Appennino, ne condivide entusiasmi e delusioni, e oggi racconta in queste pagine l’avventura loro e di Ulisse e Achille, fino al sorprendente finale.
Avvincente come un romanzo e documentato in ogni particolare, i figli del bosco celebra il fascino della natura, senza rappresentarla come un sogno romantico ma raccontandola in tutta la sua asprezza; sfata miti e pregiudizi, rivelando la fierezza e l’anelito di libertà incarnato dagli animali; e ci conquista evocando il rapporto di amore e paura, attrazione e rispetto che da millenni unisce gli uomini e i lupi.
Il fotografo e videomaker Paolo Rossi sarà invece tra i protagonisti della Domenica, per la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio “La vendetta del lupo monco”, la vera storia di un lupo che, a causa di un atto di bracconaggio, ha adottato comportamenti anomali e per anni insieme al suo branco ha suscitato spavento negli abitanti di una valle dell’Appennino settentrionale.
Ma saranno molte anche le attività dedicate ai più piccoli, come la presentazione del libro “Patagonio e la compagnia dei randagi del sud” a cura dello scrittore Bruno Tecci, o il workshop dedicato al riconoscimento delle impronte che aprirà il festival nella mattina di Sabato 16.
Il programma completo è disponibile su http://www.iononhopauradellupo.it/festival/