Si è tenuta lunedì sera 18 febbraio, presso il ristorante Mimmo di via Sirtori, la consueta cena milanese degli strajati parmigiani che lavorano nella capitale economica italiana. Appuntamento reso ancora più speciale per la presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, e la coordinatrice di Parma 2020, Francesca Velani. Gli ospiti d’onore della serata hanno illustrato i progetti contenuti nel dossier di Parma, vincitrice del titolo di capitale della cultura per il prossimo anno.
“Quando il ministro Franceschini ha pronunciato il nome di Parma come vincitrice è stata un’emozione che non dimenticherò facilmente- ha dichiarato ai presenti l’assessore Guerra-Parma è pronta ed ha altissime competenze in campo per tramutare un’occasione in un sistema vincente per il futuro. Il nostro non è solo un progetto, ma un modello di città”
“La presenza dell’assessore ci riguarda in modo diretto- ha dichiarato il manager parmigiano Marco Manfredi– perchè anche noi che viviamo e lavoriamo nella città più europea e rivolta al futuro d’Italia, Milano, potremmo contribuire al rilancio culturale della nostra Parma”.
“La cultura deve arrivare nelle persone, nella loro quotidianità, nel modo di vivere e di fare impresa. – sottolinea Francesca Velani responsabile del progetto- Ci saranno grandi eventi ma anche un tessuto sociale impegnato nella costruzione di un pensiero comune, funzionante e rivolto al futuro. Stiamo costruendo una rete importante di relazioni tra i diversi interpreti della cultura cittadina”.
L’assessore ha anche anticipato qualche progetto nel dettaglio, come la riqualificazione dell’Ospedale Vecchio che prenderà il nome di Hospitale, “un nome evocativo che ricorda il ruolo della struttura dell’Oltretorrente nel passato, ma anche la grande vocazione al l’ospitalità della nostra città che da sempre accoglie facendo della multiculturalità il punto di forza della sua crescita- spiega Guerra- Questo luogo simbolico sarà allestito in un percorso visivo multimediale di grande impatto emotivo che farà rivivere un luogo chiave della storia parmigiana per troppo tempo dimenticata” conclude l’assessore augurandosi una collaborazione anche con i parmigiani che vivono fuori dalla città per la riuscita dell’importante appuntamento del 2020.
L’assessore si è poi rivolto in particolare ai giovani professionisti presenti alla cena per invitarli a partecipare attivamente “abbiamo bisogno di voi, delle vostre competenze e della vostra visione del futuro”.
L’amministrazione di Parma riconosce così nel mondo produttivo milanese e nei suoi professionisti interlocutori molto interessanti per avere un sistema socio-economico in cui Parma venga valorizzata e per far sì che la città e la sua identità vengano rilanciate al di fuori delle nostre mura.