La ristoratrice de Il Bersò di Sorbolo, socia Parma Quality Restaurants, ha primeggiato nella categoria Professionisti del concorso promosso dalla rete RicibiAMO
È il Raviolo di cotechino e zucca, con crema di patate e porri e bucce di patate croccanti di Isabella Chiussi ad aver conquistato la giuria tecnica per la categoria Professionisti, del contest “Sei uno chef sostenibile?”, promossa dalla rete RicibiAMO. La Chiussi fa parte del Consorzio Parma Quality Restaurants, così come altri due finalisti del concorso: Dario Pasetti del Ristorante 12 Monaci e Francesca Saporito della Locanda del Sale, che hanno aderito all’iniziativa di Piace Cibo Sano per il non spreco nella filiera ristorativa.
Il contest si è svolto in due momenti: il primo ha dato spazio alle preferenze dei diversi piatti sui social; mentre il secondo si è basato sulla prova pratica dell’assaggio da parte della giuria tecnica, riunitasi nella Residenza Gasparini di Piacenza proprio nella Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare.
La giuria era composta da: lo chef stellato Giancarlo Morelli del Pomiroeu di Seregno, l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, il critico enogastronomico Paolo Massobrio, l’executive chef di Palato Italiano Filippo Sinisgalli, la presidente dell’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme Luciana Rabaiotti, la preside dell’Istituto Alberghiero di Piacenza Teresa Andena, il preside Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza Marco Trevisan e la vincitrice dello scorso anno, la chef fidentina Cristina Cerbi che hanno espresso commenti più che positivi per la proposta culinaria della chef del Bersò, capace di creare un piatto fortemente legato al territorio, giocando con i gusti e le consistenze dei diversi elementi, dando valore al concetto di antispreco e recupero in cucina.
«Per realizzare la ricetta siamo partiti dal cotechino che già avevamo in menù in altre versioni e lo abbiamo riutilizzato come ripieno dei nostri classici tortelli – racconta la chef –, a questo abbiamo poi aggiunto un purè rigenerato con porri stufati, arricchendo il piatto con le bucce delle patate che spesso sono elementi di scarto, invece in questo caso sono state trasformate in gustose chips fritte a completare l’assaggio». Un piatto capace di valorizzare anche la cucina locale e che ora gli ospiti del Bersò potranno assaggiare in menù.
«Questo riconoscimento mi fa molto piacere, perché dà valore all’aspetto del non spreco e della sostenibilità in cucina, temi che mi sono da sempre molto cari e che tutti noi, anche nella ristorazione, possiamo promuovere, partendo da piccole prassi che possono diventare esempi virtuosi per tanti» conclude la chef.