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Giornata della Memoria: Renata Segre al Palazzo del Governatore perché ‘dimenticare significa assolvere’

di Titti Duimio 

«Un uomo deve agire per gli altri e non distogliere lo sguardo; se vede un incendio, ha il dovere di cercare di spegnerlo; se non ha un secchio d’acqua, può usare un bicchiere; se non ha il bicchiere, avrà un cucchiaino, l’importante è continuare a provare».

Con questa frase del grande scrittore Amos Oz recentemente scomparso, Renata Segre chiude la sua lezione dal titolo ‘La memoria nella tradizione ebraica’ tenuta il 24 gennaio al Palazzo del Governatore nell’ambito della rassegna ‘Seminari d’Europa’ a cura dell’Università di Parma e del Comune di Parma.

“Abbattere i muri e costruire ponti è il tema della rassegna-ha detto in apertura Paolo Andrei- e la voglia di  costruire una società migliore attraverso l’accettazione delle diversità e la valorizzazione della persona è il compito dell’educatore, e questo è il ruolo qutidiano dell’Università in una comunità come la nostra basata su questi valori. In perfetta continuità, infatti, il tema della rassegna ‘Seminari d’Europa’ dell’ano prissimo sarà la Tolleranza per proseguire un percorso ben definito di impegno civile”

Sono seguiti poi i saluti di Michele Guerra che ha voluto ribadire l’importanza del rispetto della memoria e dell’ascolto dell’altro “In tempi come questi non si può più dare per scontato nulla. Questo è il momento di ribadire valori di convivenza e di cultura della nostra civiltà per sottolineare che non tutto è come sembra, chi si occupa di cultura sente che il momento di una forte sinergia di intenti tra cittadini e istituzioni per ribadire un senso d’Europa e di comunità con l’esigenza di costruire insieme la capacità di ascoltarsi”

Prima della lectio magistralis della storica Renata Segre, Riccardo Joshua Moretti, Presidente della Comunità Ebraica di Parma e Soragna ha portato il saluto della più piccola comunità ebraica d’Italia che però vanta una perfetta sintonia con le nostre istituzioni:”Ricordare la Shoa non è un omaggio alle vittime ma un riconoscimento pubblico e collettivo di un orrore al quale l’Italia ha partecipato. Il giorno della memoria riguarda l’intera umanità e dimenticare significa assolvere”

La professoressa Renata Segre, introdotta da Elena Bonora, Docente di Storia moderna e Coordinatrice dell’Unità di Storia del DUSIC dell’Università di Parma, ha proposto una relazione incentrata sulla memoria partendo dalla Shoah e puntando su alcune parole chiave della tradizione ebraica.

Formatasi alle Università di Pavia e di Ginevra, Renata Segre ha svolto attività di ricerca nelle Università di Milano e di Tel Aviv, dove ha diretto per venticinque anni l’équipe del Diaspora Research Institute, incaricata della selezione e riproduzione dei documenti sulla storia degli ebrei in Italia. Ha tenuto lezioni in Europa e negli Stati Uniti, alle Università di Princeton e Brandeis. Tra le sue numerose pubblicazioni e collaborazioni a riviste scientifiche, si segnala in particolare la curatela dei tre volumi The Jews in Piedmont (Tel Aviv, The Israel academy of sciences and humanities, 1986-1990). Le sue competenze storico-archivistiche, filologiche e culturali sul fronte della ricerca si sono sempre accompagnate a un intenso impegno civile.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Università di Parma (DUSIC – Unità di Storia e di Lingue, e Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale – CUCI) con il Comune di Parma (Assessorato alla Cultura), ed è frutto della collaborazione con la Giunta Centrale per gli Studi Storici di Roma, l’Ufficio Scolastico provinciale di Parma e Piacenza, la Fondazione Collegio Europeo, la Scuola per l’Europa, il Liceo scientifico “Marconi” e il Polo Scolastico Agro-Industriale di Parma.

Questo primo ciclo, intitolato “Costruire ponti e abbattere muri”: migrazioni, accoglienza e spirito europeo, è stato compreso tra le iniziative patrocinate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale

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