La Serie A Tim 2018/19 del Parma riparte da Udine, sabato prossimo alle 18. Conosciamo più da vicino l’impianto che ospiterà il match contro l’Udinese.
LO STADIO DEL COSMO
Ispirato all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, il Friuli di Udine nasce negli anni Settanta come impianto costruito per buona parte in terrapieno, ospitato cioè in uno spazio apposito al di sotto del livello del terreno. Inaugurato il 26 settembre 1976, lo stadio non si chiama ancora “Friuli” (la denominazione arriva due anni dopo) e prevede la costruzione in cemento armato sola tribuna coperta: negli anni successivi viene poi dotato di una struttura in prefabbricato che lo rende negli anni Ottanta il 6° stadio più capiente d’Italia.
Ed è in questo decennio, nel 1984, che nasce l’idea che renderà il Friuli famoso nel resto del Paese. Lamberto Mazza, all’epoca presidente dell’Udinese, opta per un maxischermo dalle imponenti dimensioni. L’8 maggio di quell’anno debutta sopra la curva sud del Friuli il Cosmo, che fa dello stadio cittadino il terzo al mondo per maxischermo più grande dopo Los Angeles e Filadelfia. Il Cosmo verrà poi sostituito da una nuova versione nel 2010, per poi essere nuovamente smontato e riassemblato nel nuovo Friuli nel 2015.
L’ERA DELLA “DACIA ARENA”
Il Friuli è stato uno degli stadi di Italia ’90: prima del Mondiale, ha subìto alcuni interventi di ammodernamento, seguiti a quelli del 2005 per la partecipazione dell’Udinese alla Champions League. Quindi, il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo ha cominciato ad interessarsi alla ristrutturazione dell’impianto. Nel 2012 il club partecipa al bando del Comune e si aggiudica il diritto di superficie per 99 anni.
Il nuovo impianto, interamente finanziato dal club, è stato costruito a lotti: l’Udinese ha potuto continuare a giocarvi durante la sua ricostruzione, partita nel 2014. A parte la tribuna centrale, il resto è stato demolito e ricostruito, fino a raggiungere i 25mila spettatori una volta ultimati i lavori, con lo stadio tornato interamente operativo nella sua nuova forma nel gennaio 2016.