E’ morto a 77 anni Bernardo Bertolucci, l’ultimo maestro del cinema italiano.
Bertolucci, originario di Parma, è stato poeta, documentarista, regista, produttore, polemista, autore per eccellenza, star del cinema internazionale, emblema del passaggio del nella seconda metà del secolo scorso, dallo sperimentalismo all’autorato fino alla produzione di colossal e ai maxi investimenti nel cinema.
Tra le sue opere, Novecento e Ultimo tango a Parigi, è morto a 77 anni. Nel 1988 diventò il primo – e tuttora unico – italiano a vincere l’Oscar per la migliore regia per il film L’Ultimo Imperatore, kolossal sulla vita dell’imperatore cinese Pu Yi che di Oscar ne vinse in tutto nove.
Nel 2011, a Bertolucci fu assegnata anche la Palma d’Oro onoraria al Festival di Cannes. Il suo ultimo film, Io e te, era uscito nel 2012.
Figlio del grande poeta Attilio Bertolucci, fratello di Giuseppe, anche lui regista, morto nel 2012, amico di Pier Paolo Pasolini, amato da Moravia, vicino a Elsa Morante, Cesare Garboli, Enzo Siciliano e Dacia Maraini, vinse a vent’anni il Premio Viareggio per la poesia con Il cerca del mistero. Poi, una carriera di successi e emozioni. Fino alla malattia, che a Roma se lo è portato via.
Roberto Campari docente di Storia e critica del cinema – «La notizia mi ha emozionato e sorpreso anche se sapevo della sua malattia. Un brutto momento per il cinema italiano che perde un altro grande maestro dopo Olmi e Taviani. Un grande amico, un compagno di strada, uniti dal grande amore per il cinema. Un pezzo della mia vita che se ne va ma credo anche un pezzo della vita di tutti noi».
Federico Pizzarotti, sindaco di Parma – «Oggi diamo l’addio ad uno dei più grandi Maestri del cinema italiano, il regista che ha fatto di Parma, la sua città, un capolavoro. Con Bertolucci si spegne una voce unica del cinema e della cultura italiana, una personalità profonda che ha saputo rappresentare nei suoi film l’essenza dello spirito umano. Era molto legato alla sua città che lo ha celebrato più volte con eventi culturali conferendogli il Premio San’Ilario con medaglia d’oro nel ’91 e la laurea honoris causa nel 2014. E’ stato uno dei componenti fondamentali del Comitato scientifico Parma 2020 che ha portato alla proclamazione di Parma Capitale della Cultura 2020. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente e di approfondire anche progetti culturali per la nostra città e, la sua visione, è stata illuminante. Con lui se ne va una pagina della storia di Parma ma che rimarrà nel cuore di tutti, sono vicino alla famiglia e ci stringiamo al loro dolore».
Oggi si spegne il celebre Maestro del cinema italiano. Ecco come Bertolucci ricorda Parma in questo filmato realizzato dal Centro Video del Comune di Parma.
Publiée par Città di Parma sur Lundi 26 novembre 2018
Michele Guerra, Assessore alla Cultura – «Ciao Bernardo, sognatore, rivoluzionario, amico».
“Sognatore perché non ha mai smesso di immaginare e vedere mondi poetici e di portarli poi nel suo cinema dando corpo ai suoi sogni. Ha descritto mondi lontani con una coerenza stilistica così come suo padre Attilio e suo fratello Giuseppe, un vero ecosistema culturale quello dei Bertolucci.
Rivoluzionario perché è stato uno dei primi a raccontare un Cinema diverso, moderno e sempre in dialogo con il panorama internazionale di cui è stato grande protagonista.
Amico perché tante volte ci siamo ritrovati a parlare di cinema, di politica e di cultura, temi di cui è rimasto un appassionato fino all’ultimo. Presidente del comitato Parma 2020 credeva fortemente in questo progetto e la sua presenza sicuramente sarà con noi in occasione delle celebrazioni” – spiega Guerra.