Presentato al Wopa di via Palermo il progetto “Contamina” ideato dal Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo (CAPAS) dell’Università di Parma per Parma 2020. Sabato 24 novembre è stata festa nello spazio recuperato Workout Pasubio, nel San Leonardo, per vivere attraverso una preview il sapore di “Contamina“: uno dei progetti inseriti nel dossier di Parma capitale della Cultura 2020.
“Musica e arte come aggregazione, come strumento multiculturale che favorisce l’integrazione e abbatte barriere ideologiche senza parole ma con la potenza dei gesti, delle note e dei colori che appartengono a tutti- spiega Enzo Miceli, produttore discografico, musicista e curatore della rassegna- Magicamente nella musica e nell’arte il linguaggio diventa assoluto e condiviso e anche se ultimamente termini come ‘integrazione’ e ‘accoglienza’ sembrano pura retorica, ormai abusata in tutti i sensi, credo che si debba amplificarne i significati e l’arte questo lo sa fare meglio di tante parole”.
“Contamina” un bellissimo titolo che in una parola rapida come una nota descrive perfettamente il continuo travaso di culture e di linguaggi che genera dialoghi e relazioni in perenne divenire, mai uguali a se stessi perché arricchiti incessantemente di altro.
Sul palco, oltre a Enzo Miceli, sono intervenuti l’assessore alla cultura Michele Guerra, il rettore dell’Università Paolo Andrei, Luigi Allegri docente e direttore di Capas e Jean Claude Didiba, presidente della Consulta dei Popoli che pateciperà al progetto.
“Credo che il progetto ‘Contamina’ inserito in Parma 2020 sia il luogo ideale dove presentare eventi in questo senso lungo tutto il 2019 per arrivare a celebrare la Capitale della Cultura Italiana con una serie di iniziative che possano amplificare il concetto” spiega l’assessore alla cultura Michele Guerra. “Incominciare questo percorso vuol dire che questo progetto si identifica non solo in un anno ma oltre. La multiculturalità di Parma credo sia oggi sotto agli occhi di tutti”.
“Per la nostra Università è molto importante affermare il valore della comunità – ha dichiarato il rettore Andrei – che guarda all’intercultura e alla tematica che costruiscono accoglienza. Vogliamo essere fondatori di una cultura e di una formazioe che abbia al centro questi valori. Il nostro compito, lo ribadirò sempre, è formare persone e per noi il valore di fondo è questo La cultura a Parma è fata anche di queste considerazioni”.
“Il Capas fa aggregazione, fa formazione, civile musicale, artistica. – spiega il Luigi Allegri, direttore della sede ‘creativa’ dell’Università di Parma, Capas – Il compito dell’Università non è solo la formazione di ‘professionalità’ ma andare oltre. Noi siamo formatori anche di persone, di personalità. Portiamo le persone a condividere e il Capas c’è per portare questo messaggio e iniziare questo percorso che ci condurrà al 2020″.
Il primo appuntamento di ‘Contamina’ dovrebbe portare una grande orchestra internazionale nella nostra città già alla fine di gennaio.
La festa per la preview di Contamina è proseguita con musica, balli, sfilate di abiti marocchini, dibattiti sull’integrazione e accoglienza che hanno visto partecipe l’assessora al welfare di Parma, Laura Rossi. Per l’occasione un pranzo e una cena che mescola culture diverse. E poi ancora the e pasticcini dal nord africa, poesie e racconti.