di Titti Duimio
Il Palazzo del Governatore prosegue il suo racconto espositivo sull’arte contemporanea. Dopo la grande mostra “Il Terzo Giorno” dedicata ai temi della sostenibilità attraverso le visioni e pre-visioni dei più grandi artisti contemporanei di questa primavera, ha inaugurato oggi 9 novembre la mostra “Dall’Espressionismo alla Nuova Oggettività-Avanguardie in Germania” a cura di Lorand Hegyi e Gerhard Finckh che propone una riflessione estremamente attuale riassunta nell’affermazione di un interprete di rilievo del periodo Ernst Ludwig Kirchner: “L’arte va oltre ogni religione e razza”.
La mostra propone 40 opere dei maggiori rappresentanti di questa corrente culturale e artistica, da Ernest Ludwig Kirchner a Emil Nolde, da Alexei Jawlensky ad August Macke, da Vassilj Kandinskij a Franz Marc, sviluppatasi in Germania nei primi del Novecento.
Il percorso espositivo prende avvio da una serie di capolavori provenienti dalla cerchia dei gruppi di artisti del gruppo “Die Brücke”(1905-1913) a Dresda, del “Der Blaue Reiter”(1909-1914) a Monaco e di “Der Sturm”, rivista d’arte berlinese, e prosegue negli anni del primo dopoguerra, che vedono sorgere una nuova visione estetica rappresentata dal movimento della Nuova oggettività (1919-1933).
Per la sua qualità, l’esposizione di Palazzo del Governatore di Parma è stata inserita tra gli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, promosso dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, coordinato dal MiBAC.
Il percorso espositivo si sviluppa in due importanti sezioni: la prima si concentra sull’Espressionismo tedesco e sulle ricerche di un linguaggio intimo e informale in cui il colore prende corpo e diventa dialogo, rivolto al lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente in netta contrapposizione all’Impressionismo che aveva caratterizzato il secolo precedente, con opere di Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller, Emil Nolde, Karl Schmidt-Rottluf, Max Pechstein ,Vassilj Kandinskij, Franz Marc, Alexei Jawlensky, , August Macke,Heinrich M. Davringhausen, Max Beckmann, Karl Grossberg.
La seconda offre la visione dei cambiamenti estetici negli anni del primo dopoguerra, quando artisti quali Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler, rappresentanti della Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) hanno creato, sotto l’influenza del nuovo Razionalismo e Funzionalismo, della “Pittura Metafisica” e del Neo-Classicismo, una nuova atmosfera artistica che riflette la disillusione della generazione che ha vissuto la guerra e la conseguente perdita di vite umane, la distruzione di città europee, la presa di potere delle macchine sia durante gli anni della guerra che nei primi anni ’20, ovvero nell’epoca della modernizzazione e della razionalizzazione della produzione, della vita, della società.
Un percorso di disfacimento sociale e culturale, di disillusione in bilico tra la farsa e la tragedia che condurrà alla catastrofe dei valori riassunta nel Nazismo e Seconda Guerra Mondiale.
“Un approfondimento di un così importante movimento artistico, che più di 100 anni dopo la sua nascita conserva un messaggio estetico ed etico ancora estremamente diretto ed essenziale attraverso un linguaggio empatico che trasmette con efficacia messaggi toccanti, drammatici e spirituali” come afferma il curatore della mostra Lorand Hegyi.
Palazzo del Governatore – dal 10 novembre 2018 al 24 febbraio 2019
DALL’ESPRESSIONISMO ALLA NUOVA OGGETTIVITÀ. Avanguardie in Germania
Orari di apertura:
martedì e mercoledì dalle 15 alle 19, da giovedì a domenica e festivi dalle 10 alle 19
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro, ridotto scuole e studenti 4 euro
Informazioni: IAT- Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica 0521.218889