Faustino Asprilla, con tre gioielli del suo repertorio, illumina la storia di Parma-Lazio allo stadio Ennio Tardini in campionato, che ritorna domenica 21 ottobre (fischio di inizio: ore 15) per la nona giornata di Serie A Tim, iniziata nel 1961 in Serie B con un pareggio a porte inviolate.
Tino il 23 gennaio 1994 fu protagonista all’89’ del gol del raddoppio (2-0) costruendosi da solo con il piede destro in palleggioun’insolita rovesciata a pochi metri dal portiere avversario Luca Marchegiani.
Un anno dopo, nel giorno (24 febbraio 1995) di una sua doppietta (2-0), siglò il vantaggio all’11’ con un tiro al volo di sinistro da fuori areainfilando il pallone, che si aggiustò con il ginocchio opposto senza fargli toccare terra, all’incrocio dei pali alla destra dello stesso estremo laziale.
Dieci mesi più tardi, il 10 dicembre 1995, aprì la partita terminata 2-1 al 37’ inventandosi davanti al compianto guardiano biancoceleste Francesco Mancini un colpo di tacco vincente di destro.
Oltre a queste tre indimenticabili prodezze di Asprilla, dei ventisette confronti tra Parma Calcio e Lazio sul campo di piazzale Risorgimento, la maggior parte dei quali disputati nella categoria maggiore (quattro soltanto sono stati giocati nel torneo cadetto), con undici vittorie Crociate e dieci risultati di parità, ci piace ricordare, per le emozioni provate e lo spettacolo mostrato dai giocatori e goduto dai tifosi, l’incontro del 23 marzo 2003.
Un Tardini gremito esplose di gioia per una vittoria (2-1) conquistata al 92′, quando Adriano infilò il portiere laziale Angelo Peruzzi, il quale in pochi secondi aveva appena respinto un suo tap-in dello stesso attaccante brasiliano e poco prima un tiro di destro di Mark Bresciano.
La nostra squadra, quel giorno, era passata in vantaggio subito, quattro minuti dopo il fischio d’avvio, grazie al primo gol con la nostra Maglia di Capitan Beppe Cardone, bravo a sbrigare una mischia in area ospite.
La Lazio aveva pareggiato in avvio di ripresa, al 50′, con una bella girata di testa del serbo Dejan Stankovic: la sfera toccò un palo interno prima di cadere in rete.
Dal pareggio in avanti la partita si fece ancor più avvincente. I ragazzi guidati da Claudio Cesare Prandelli e da Roberto Mancini si affrontarono a viso aperto. I capovolgimenti di fronte furono diversi.
Il Parma la spuntò nel recupero, grazie a quella zampata di Adriano.
Fu un successo meritato, perchè prima Alberto Gilardino centrò la traversa e Junior si vide respinto miracolosamente da Stankovic un suo tentativo.