di Titti Duimio e Arianna Belloli
L’Emilia si prepara per arrivare, forte e unita, alla tappa 2020: capitale della cultura per Parma ma anche per le “alleate” Piacenza e Reggio.
“Partiamo dai numeri: secchi, asettici ma in questo caso forse eloquenti. Oltre alle tre città capoluogo collaborano 104 comuni”: così Natalia Maramotti presidente di Destinazione Turistica Emilia interviene alla conferenza stampa che si è tenuta il 17 ottobre al ridotto del Teatro Regio per raccontare i progressi del progetto Destinazione Turistica Emilia, che presiede e che mira a collegare e promuovere l’intero sistema turistico dell’Emilia occidentale in un dialogo corale e costruttivo. Presenti alla conferenza il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, l’assessore Cristiano Casa e il sindaco Federico Pizzarotti.
“Un territorio che vanta 142 musei – continua Natalia Maramotti – dei quali, oltre agli 8 Musei del Cibo; 51 teatri, tra storici e contemporanei, dei quali 15 a Parma, 12 a Piacenza e ben 23 a Reggio Emilia; 1 Parco Nazionale riserva Mab Unesco, gli 11 Parchi del Ducato; 161 km di Fiume Po sui 652 km totali del suo corso; oltre 15 prodotti tipici tradizionali riconosciuti col marchio dop, igp o altre certificazioni importanti; 167 caseifici a Parma, 99 a Reggio Emilia per il Parmigiano Reggiano e 20 a Piacenza per il Grana Padano. Alla voce salumifici: 132 sono dedicati al Prosciutto di Parma. Ci sono 147 cantine, delle quali 22 a Parma, 90 a Piacenza e 35 a Reggio Emilia; 7 ristoranti stellati, dei quali 3 a Parma, a 2 Reggio Emilia e 2 a Piacenza; 50 castelli disseminati tra le colline e la Bassa; 4 stazioni termali tra Parma e Reggio Emilia; oltre 13 borghi di interesse storico e artistico riconosciuto. Non dimentichiamo il riconoscimento Unesco per la gastronomia creativa di Parma”.
“Il territorio dell’Emilia insieme si dichiara pronto per arrivare al 2020 con proposte attrattive, grazie al potenziamento delle infrastrutture, che incrementeranno il turismo e i posti di lavoro soprattutto tra i giovani. Crescono infatti i numeri del turismo. L’Emilia offre un ‘pacchetto’ turistico unico e alternativo a tanti altri luoghi vista la vastità dell’area interessata e la varietà di attrattività dalla gastronomia, al turismo del benessere a quello religioso” ha dichiarato il presidente della Regione Stefano Bonaccini che, insieme al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ricorda come il successo del progetto stia nella sinergia tra le tre città. “La legge regionale che ci ha spinto a organizzare un sistema tra diversi territori – spiega il sindaco Pizzarotti – ha prodotto già grandi successi come l’incremento turistico dell’8,7% per il nostro territorio e una collaborazione tra le altre destinazioni che arricchisce e rinforza l’attrattiva e rende l’Emilia una terra speciale da venire a visitare in vista del 2020, ma che ha forti obiettivi anche oltre quella data”.
Anche l’assessore comunale Casa e l’assessore regionale Corsini sono intervenuti per sottolineare l’importanza di una rete organizzata per incrementare il turismo in una zona di eccellenze enogastronomiche riconosciute a livello mondiale, ma anche ricche di cultura e di storia, che fanno dell’Emilia un luogo di contenuti e di soggiorno all’insegna della qualità. “Oggi questo tetritorio è strategico, – commenta l’assessore Casa – ci hanno detto che siamo seduti su uno scrigno ma dobbiamo aprirci agli altri. L’abbiamo fatto, ci sono grandi possibilità e la grande prova sarà il 2020, quando ci sarà Parma ma possiamo dire l’Emilia, capitale della cultura italiana. Una bella sinergia che non è banale”.
Bonaccini ha poi rilevato l’importanza economica dell’industria del turismo che crea posti di lavoro e migliora le condizioni sociali senza dover ricorrere ad ammortizzatori previsti dal governo non in linea con la filosofia del lavoro e della dignità classica delle nostre zone. Il presidente della regione ha poi annunciato che nelle prossime settimane verrà presentato un piano per la ripopolazione delle nostre montagne, grazie a “tagli alle tasse per chi farà impresa nelle zone montane. Perchè è vero che dobbiamo dare buoni servizi di istruzione e sanità, ma se poi manca il lavoro le famiglie andranno verso la città”.
“Insieme si può vincere- ribadisce Corsini – la regione ha stanziato infatti 3 milioni di euro per accompagnare Parma verso la tappa del 2020″. I finanziamenti sono destinati metà alla realizzazione del Parco della Musica all’ex Eridania e metà a disposizione per i grandi eventi in occasione della Capitale della Cultura.
La delegazione regionale questa mattina ha fatto tappa a Parma anche per incontrare il presidente della provincia Filippo Frittelli, il Presidente di CCIAA Parma Andrea Zanlari ed Emio Incerti di Federalberghi e individuare i punti sui quali agire per valorizzare le potenzialità e le identità delle singole aree, rafforzando l’idea di un gioco di squadra che da queste parti ha ispirato la nascita di Destinazione Turistica Emilia.