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Fondazione Teatro Due, la ricchissima nuova stagione

E’ ormai un flusso continuo ed ininterrotto l’attività di Fondazione Teatro Due che, includendo la programmazione estiva di Arena Shakespeare, si svolge nell’arco dell’anno con 11 mesi di apertura in 10 Spazi di rappresentazione.

In quest’ottica di continuità viene presentata ora l’attività autunno, inverno e primavera 2018/2019: un programma di 23 produzioni (nuove e di repertorio)35 titoli con le ospitalità, numerosi progetti di formazione, collaborazioni interdisciplinari e progetti europei.

Fondazione Teatro Due svolge la propria attività con il sostegno istituzionale di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, e Fondazione Monteparma.

“La grande scommessa che Teatro Due porta avanti – ha esordito l’assessore alla Cultura Michele Guerra – è quella di ampliare la partecipazione attiva culturale della città con un vero e proprio flusso continuo di attività che rispondono al bisogno di ritmo culturale cittadino”.

“Anche la programmazione di quest’anno di Fondazione Teatro Due – ha sottolineato Roberto Delsignore, presidente Fondazione Monteparma – è caratterizzata da un elevato valore artistico con spettacoli che coniugano la valorizzazione della tradizione e la ricerca della sperimentazione”.

“La stagione che presentiamo oggi – ha detto Oberdan Forlenza, presidente Fondazione Teatro Due – è caratterizzata da una forte continuità temporale, con una programmazione amplissima, fatta di produzioni e ospitalità importanti, contraddistinta dalla volontà di allacciarsi al nostro retroterra culturale senza rinunciare all’innovazione”.

Paola Donati, direttore Fondazione Teatro Due, prima di parlare nello specifico degli spettacoli che comporranno la stagione ha sottolineato: “è importante percepire anche ciò che è scritto tra le righe di una programmazione teatrale. Il nostro teatro è caratterizzato da una forte intenzione di cura e accanimento che contraddistinguono anche il nostro obiettivo di coinvolgimento del pubblico. Teatro Due vuole rappresentare una casa, per gli spettatori, per gli attori e per coloro che vogliono iniziare a fare questo mestiere”.

Nel non-sense che pervade la nuova “società dello spettacolo”, si inserisce la necessità di un’Istituzione come Fondazione Teatro Due che assuma l’elaborazione di temi riguardanti un’idea di comunità, la costruzione di memoria, la riflessione sul presente e sul futuro come fondamento del teatro.

L’obiettivo di essere stimolo per la crescita di spettatori nel segno, sempre positivo, della “crisi”, ma anche della sorpresa, della meraviglia e del coraggio, ha condotto all’elaborazione di un ricco calendario che vedrà gli Spazi di Teatro Due vissuti spesso in contemporanea e articolato lungo alcuni assi principali: Nuove Produzioni e Repertorio realizzato dall’Ensemble Stabile Attori Teatro Due, Ospitalità (all’interno di questi si articola anche il programma di Teatro Festival 2018, in collaborazione con Reggio Parma Festival) e Formazione.

Sarà questo un viaggio guidato dai grandi autori del passato e da molti autori del presente; da un lato proponendo classici del teatro mondiale e dall’altro esplorando le nuove frontiere della drammaturgia contemporanea italiana e internazionale, con illuminanti incursioni nelle esperienze artistiche di alcuni fra i più grandi musicisti del secolo scorso, personalità che con estro e audacia hanno aperto nuove strade e inventato nuovi codici.

George Gershwin è dedicata la nuova produzione My time is today di Luigi Ferrari per la regia di Rosetta Cucchi, incentrata sulla breve esistenza e l’intensa parabola creativa di uno dei massimi compositori americani di sempre.

A Leonard Bernstein, indiscusso “apripista” di Gershwin, che ha saputo attraversare i confini fra il mondo della musica colta e Broadway, è dedicato I hate music! con Joana Estebanell Milian, cantante attrice diretta da Massimiliano Farau.

Un’ampia sezione delle nuove produzioni riguarderà quella drammaturgia contemporanea capace di affrontare temi complessi con leggerezza “calviniana”: Fulvio Pepe e Ilaria Falini in Kate Finn. Il meno per il più hanno esplorato un aspetto dell’universo dei disturbi alimentari.

La depressione, vista e “curata” dagli occhi di un bambino, invece, è il soggetto di Ogni bellissima cosa messo in scena da Monica Nappo con Carlo De Ruggieri, testo toccante dell’inglese Duncan Macmillan, già autore di Lungs in cui vengono affrontate paure e debolezze della coppia contemporanea, nella messa in scena di Massiliano Farau con Sara Putignano e Davide Gagliardini.

La Sinfonia n. 7 di Dmitri Shostakovich diventa il suono che risolleva un’intera città dalla sua ora più buia in The Conductor, basato sul romanzo di Sarah Quigley adattato per le scene da Mark Wallington e diretto da Jared McNeill, attore emergente di Peter Brook.

Sembra essere il cambiamento del tempo meteorologico l’autore di un possibile cambiamento della Storia in When the rain stops falling di Andrew Bovell con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli, in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro di Roma.

Tra i titoli in repertorio ripresi a Teatro Due e presentati in diverse città italiane si segnalano Girotondo KabarettLittoralL’uomo di pagliaIl piacere dell’onestàHikikomoriLa locandieraUna bestia sulla luna.

Sono passati trentacinque anni dal debutto de L’Istruttoria di Peter Weiss. Continua forte la necessità di portarla in scena.

Le ospitalità integrano e arricchiscono il progetto di Fondazione Teatro Due, spaziando tra generi diversi di proposte nazionali.

Da Alessandro Bergonzoni con la nuova produzione Trascendi e sali, ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella (Leone d’oro alla carriera per il Teatro alla Biennale di Venezia 2018) che presentano 7-14-21-28; dal classico shakespeariano La bisbetica domata diretta da Andrea Chiodi aLa classe operaia va in paradiso tratto dal film di Elio Petri diretto da Claudio Longhi con Lino Guanciale; e ancora, Ezio Mauro con l’inchiesta giornalistica intorno al caso Moro ne Il condannato. Cronache di un sequestroLunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill con la regia diArturo Cirillo, un’incursione nella danza contemporanea con M.P.Ideograms di Manfredi Perego e la sua Labile Pangea.

Fondazione Teatro Due è anche luogo di elaborazione teorico-scientifica capace di offrire opportunità di confronto e di studio e promuoveScuola di Parma, insieme a Fondazione Arturo Toscanini.

L’ attività della Scuola ha già preso il via nella primavera 2018 proponendo una serie di seminari per la ricerca e la ricomposizione di teoria e prassi dei diversi saperi scientifici e umanistici. Gli workshop, tenuti da docenti di fama internazionale, sono rivolti a ricercatori, professori universitari e cultori di varie discipline.

Fondazione Teatro Due, convinta della portata insostituibile del teatro anche alla costruzione del patrimonio identitario della collettività, si impegna nella valorizzazione e nella diffusione delle competenze necessarie alla creazione artistica e collabora con diverse Istituzioni in percorsi formativi che assumono la complessità necessaria alla partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, degli spettatori.

La Formazione di Fondazione Teatro Due si sviluppa su diversi piani. Da un lato si rivolge a professionisti con il Corso di Alta Formazione Casa degli Artisti (che ha preso il via nel mese di settembre con 28 partecipanti provenienti da tutta Italia, selezionati tra oltre 300 richieste di ammissione); dall’altro la formazione del pubblico con Mappe Teatrali – Workshop destinato agli Studenti Universitari dell’Ateneo di Parma, classroom plays (Nadia e Prof., cosa vuol dire essere vivi?), Cattedra Volante e Laboratori di teatro destinati agli studenti degli Istituti Superiori).

Per informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242, [email protected]

www.teatrodue.org

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