di Sara Valente
Nietzsche diceva che la vita senza la musica sarebbe un “errore” e allo stesso modo potremmo dire che un film senza musica sarebbe un’opera incompleta, a metà.
Quante volte abbiamo guardato un film e siamo rimasti colpiti dalla bellezza delle composizioni che ne hanno accompagnato le scene o semplicemente dalla colonna sonora?
Da anni si volge in città un Festival che è nato proprio con l’intento di premiare e valorizzare l’elemento musicale dell’opera filmica, il “Parma International Music Film Festival”.
La sesta edizione della manifestazione, realizzata con il patrocinio del Comune di Parma e in collaborazione con la Casa della Musica e con l’associazione “Parma OperArt”, si svolgerà dal 17 al 23 settembre e permetterà al pubblico di visionare gratuitamente film, documentari e cortometraggi difficilmente rintracciabili nelle sale cinematografiche.
A spiegare nel dettaglio i tanti appuntamenti in programma per questa sesta edizione sono intervenuti il M° Riccardo J. Moretti, direttore artistico del Festival, e Eddy Lovaglio, direzione organizzativa Parma OperArt. “Fin dalla sua prima edizione – ha esordito l’assessore alla Cultura Michele Guerra – ho seguito questo Festival che ha l’obiettivo e il merito di dedicarsi all’elemento della musica nel cinema, rinnovando e arricchendo ogni anno il proprio programma, in una città come Parma, che vanta una tradizione importante in entrambe le arti”.“Fin dalla sua prima edizione – ha spiegato l’assessore alla Cultura Michele Guerra – ho seguito questo Festival che ha l’obiettivo e il merito di dedicarsi all’elemento della musica nel cinema, rinnovando e arricchendo ogni anno il proprio programma, in una città come Parma, che vanta una tradizione importante in entrambe le arti”.
Quindici le produzioni selezionate preventivamente da una apposita giuria e che saranno proiettate al Festival: si alterneranno opere girate tra Italia, Brasile, Stati Uniti, Marocco, Iran, Spagna, Portogallo, Austria e Olanda (proiettate in italiano o sottotitolate) e ci sarà anche la proiezione di due lavori fuori concorso e del documentario “Acqua e zucchero – Carlo Di Palma: i colori della vita” dedicato alla figura del regista e sceneggiatore Carlo Di Palma che ha collaborato con nomi importantissimi del cinema internazionale come Woody Allen.
Due saranno i temi fondamentali della sesta edizione del Festival: la musica come mezzo di espressione di se stessi e la relazione intergenerazionale, con un particolare riferimento alle relazioni tra genitori e figli.
La musica come “esigenza” e come espressione di se stessi è il tema fondamentale di film come “Asino vola”, racconto autobiografico dell’infanzia di Marcello Fonteche parla di Maurizio, bimbo vissuto nella periferia di Reggio Calabria che lotta per realizzare il sogno di suonare il tamburo nella banda del piccolo quartiere in cui vive.
O ancora la musica che supera tutte le barriere, in questo caso anche fisiche e spaziali, come in “Parasol Peak” in cui il compositore Manu Delago insieme a sette musicisti compie una spedizione alpinistica e riesce a incidere brani dal vivo in luoghi impervi.
Le relazioni familiari, il tema della comunicazione intergenerazionale e dei cambiamenti comunicativi sono invece i temi centrali di film come “Resina”, “The genius” e “The last embrace”: quest’ultimo film è incentrato sulla figura di una bambina che vuole mostrare il suo disegno alla famiglia mentre tutti sono impegnati con il cellulare e infine sceglie di andare dal nonno che nel frattempo è venuto a mancare senza che nessuno se ne sia accorto.
La maggior parte dei film in concorso e fuori concorso sarà visionabile presso la Casa della Musica dal lunedì 17 al giovedì 20 settembre, dalle ore 17,00 alle 22,30 circa.
L’inaugurazione avverrà il giorno 17 settembre alle ore 18,00 presso la Casa della Musica con una introduzione musicale della cantante Miriam Meghnagi e la proiezione del film fuori concorso “Libia, l’ultimo esodo”, un film ispirato a fatti storici realmente accaduti e molto spesso dimenticati.
Giovedì 20 settembre, sempre presso la Casa della Musica ci sarà la presentazione del libro “Applaudire con i piedi” di Anna Rollando, un simpaticissimo vademecum per chi volesse accostarsi alla musica classica e capirne qualcosina in più.
Alla presentazione seguirà il concerto “Arpa fantastica” realizzato dal quartetto “Arpe Diem” che eseguirà musiche di Verdi, Vivaldi, Tschaikowsky, Lecuona e Bizet.
Venerdì 21 settembre presso il Cinema Astra alle ore 18,00 ci sarà la proiezione del film dedicato a Carlo di Palma con la presenza della moglie Adriana Chiesa e del regista iranianoFariborzKamkari: il documentario rappresenta un lungo viaggio attraverso le collaborazioni dell’artista-artigiano che ha contribuito alla realizzazione di capolavori del cinema senza tempo.
La cerimonia di premiazione finale del Festival si terrà domenica 23 settembre presso il Salone San Paolo del Circolo di Lettura e sarà aperta al pubblico (su prenotazione al numero 3930935075).
Diversi i premi in palio, dalla “Violetta d’oro” per la migliore scrittura musicale cinematografica alla “Violetta d’argento” per il miglior film.
Altri i titoli a concorso: ci saranno gli “Special Awards” per la migliore sceneggiatura, per la migliore fotografia, per il miglior cortometraggio e per il migliore interprete e due premi speciali, il premio “MUP editore” ai giovani autori ed il premio “Luigi Malerba” alla migliore sceneggiatura di un cortometraggio.
È interessante notare che ci saranno ben tre giurie che decreteranno i vincitori e che comprenderanno sia professionisti e registi ma anche studenti universitari.
Per chi non volesse perdersi la proiezione dei film a concorso, l’elenco completo degli eventi della manifestazione è consultabile sul sito www.parmamusicfilmfestival.com