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Recensione Game- Dandara, il mondo del sale e la lotta per la libertà

di Samuele Tarasconi

Il titolo, disponibile in italiano, è un platform 2D con elementi souls-like uscito quest’anno e disponibile su Switch, Pc, Xbox One e Ps4, la versione da me tratta è quella per Nintendo Switch.

Il Sale, ossia il mondo di gioco, era un luogo pacifico ed in perfetta armonia ma col tempo un “idea dorata” si è diffusa spezzandone l’equilibrio e opprimendone gli abitanti e le sue terre, ma Dandara, la protagonista, viene creata come ultima speranza per liberare il Sale da questa piaga.
Dopo la sua “nascita” ci ritroveremo a controllare Dandara ma non ci sarà data la possibilità di camminare, bensì potremo solo saltare da un muro all’altro, ed è qui che questo titolo si distingue dai classici platform ed afferma la sua originalità.

Le superfici che vorremo raggiungere dovranno però soddisfare 3 requisiti: il primo è che siano ricoperte di sale, il secondo prevede che si debba eseguire un balzo diretto senza alcuna deviazione, dato che non potremo muoverci a mezz’aria, ed infine dovranno trovarsi entro il limite delle capacità di movimento di Dandara.

Inutile dire che il platforming è una componente fondamentale dell’avventura, ed in questo caso bisogna anche considerare il combattimento, che per quanto basilare possa sembrare costituisce il fulcro del gameplay, esso sarà piuttosto dinamico e richiederà riflessi rapidi, siccome spesso non solo avremo nemici da affrontare ma dovremo anche tenere conto dei vari pericoli ambientali presenti.

Negli scontri la nostra eroina sparerà frecce di energia dalla portata limitata che richiederanno un breve lasso di tempo per caricarsi, il che spinge ancora di più a valutare attentamente la situazione, dato che non potremo semplicemente spammare colpi alla cieca.

Progredendo col tempo entreremo in possesso di qualche arma secondaria il cui utilizzo verrà dettato da un apposita barra dell’energia fermandoci dall’abusarne, e quindi il nostro arsenale non risulterà così limitato, infatti spesso lo utilizzeremo anche per semplificare le battaglie più ostiche.
Una volta sconfitti gli avversari che ostacoleranno il nostro cammino otterremo del sale che usato negli accampamenti, alias i checkpoint, ci servirà per aumentare la barra della vita, quella dell’energia o l’efficienza delle pozioni, questo sistema di “level up” si rivela semplice ma efficace, dato che potrà fare una certa differenza.

A questo proposito bisogna parlare del sistema di morte, simile ai souls-like di Fromsoftware, perchè nel caso della nostra sconfitta lasceremo il sale guadagnato dove saremo morti, e rinasceremo all’ultimo accampamento dove ci saremo riposati, e proprio come nei souls-like il fermarsi ai checkpoint ripristinerà le pozioni utilizzate.

Il titolo premierà i cercatori più attenti poiché nelle varie aree che visiteremo saranno nascosti forzieri contenenti sale o potenziamenti per Dandara, come ad esempio altre pozioni da utilizzare.
L’esplorazione non si baserà solo sullo scoprire segreti, ma anche sull’ottenimento di alcuni poteri specifici rendendo il gioco una sorta di metroidvania a tratti.

Parlando dell’ambientazione c’è da sottolineare sin da subito che il Sale è un posto onirico e misterioso, anche se alcune zone potranno sembrare tra le più classiche, come foreste o il deserto, esse avranno un loro stile contraddistinto.

Le musiche presenti costituiscono un ottimo accompagnamento per l’esplorazione, non saranno sempre dinamiche come il resto del titolo però risulteranno molto piacevoli e a tratti anche rilassanti.
A livello tecnico non c’è nulla di cui lamentarsi, il titolo non presenta alcun problema a livello di framerate o qualsivoglia forma di bug o glitch, un aggiunta che ho trovato carina, ma non molto pratica, è la possibilità di giocare tramite il touchscreen della Switch.

La durata del titolo è esigua, completandolo quasi al 100% ho impiegato 9 ore e mezza, ma è stato sicuramente tempo ben speso.

Gli unici aspetti che meritano critiche sono un paio di sezioni particolarmente difficili che si trovano verso l’end game, le quali saranno abbastanza ingiuste data la mole di pericoli e simili presenti su schermo, oltre a questo, sempre a fine gioco, alcuni nemici saranno abbastanza fastidiosi da eliminare dato che a volte potranno attaccare comodamente da oltre le pareti presenti, e la finestra per colpirli sarà veramente ridotta.

In conclusione:
Sebbene alcuni difetti situati verso la conclusione il gioco sa farsi perdonare con delle buone boss fight, seppure siano veramente poche, e un ambientazione veramente piacevole da osservare, complice l’ottima pixel art che ne costituisce le fondamenta, ed esplorare.
Consigliato vivamente a chi non è spaventato da un po’ di difficoltà e a chiunque ami il genere del platforming, all’inizio potrebbe risultare scomodo date le sue peculiarità ma saprà regalarvi soddisfazioni una volta padroneggiato il sistema di movimento.

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