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“Il Mito della Malvasia”– Sabato 19 maggio, il Convegno internazionale alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza

Il vino Malvasia è probabilmente il vino più importante della storia!

Già nell’antichità venivano prodotti in Grecia dei vini, provenienti dal Peloponneso, da Rodi e soprattutto da Creta, che venivano denominati per lo più vini Cretici, il cui punto di raccolta e di partenza per l’esportazione divenne il porto di Monemvasia, città ancora oggi esistente nel Peloponneso.

Da qui partivano le navi della Repubblica di Venezia, la quale trasportava e vendeva il vino Cretico in tutto il Mediterraneo e nell’Europa del Nord, soprattutto dopo averne ottenuto nel 1248 la licenza esclusiva per il commercio. Tanto crebbe la fama della Malvasia, che attorno al 1500 e nei due secoli successivi, divenne il vino più famoso d’Europa.

Il nome, storpiato dai Veneziani, divenne prima Malvagia e poi Malvasia. La Repubblica di Venezia aveva quindi nell’esportazione della Malvasia una fonte non piccola del proprio bilancio, e per far fronte alla grande richiesta di questo vino di gran moda ne incrementò la produzione e la concentrò nell’isola di Creta. Quando nel 1540 i Turchi occuparono Creta, per non perdere quello che oggi chiameremmo un “ricco business” la Repubblica di Venezia favorì l’introduzione in tante isole greche, in Dalmazia, nel Sud della Francia, in Spagna, in Portogallo, e praticamente in tutte le regioni italiane.

 

Il Gal del Ducato ospiterà dal 18 al 20 maggio il secondo incontro preparatorio del Progetto di Cooperazione Transnazionale “Il Mito della Malvasia”,nell’ambito del Piano di Azione Locale CLLD/Leader del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Un programma ricco di appuntamenti ed incontri per consolidare il partenariato con GAL Regional Development Company of Parnonas (Grecia),coordinatore del progetto, Gal Leader del Camp (Spagna), Gal Central Istria (Croazia), e far conoscere i luoghi della Malvasia nel nostro territorio.

La giornata di venerdì 18 si svilupperà in territorio piacentino conun incontro tecnico dei Partners del progetto, la visita ad un’aziendaproduttrice e la presentazione del progetto alle autorità localicui seguirà, in serata, una cena Internazionale a base di piatti tipici abbinati alle Malvasie delle diverse regionieuropee presenti.

Sabato 19 maggio, invece, la delegazione si trasferirà in territorio parmense, per la23° edizione Festival della Malvasia– Cosèta d’Or di Sala Baganza, dove,nella Sala Conferenza della Rocca San Vitale, i partner europei si raduneranno per il convegno internazionale “Il Mito della Malvasia”, organizzato dal GAL del Ducato, in collaborazione con il Comune di Sala Baganza, il Consorzio di tutela dei vini DOP “Colli di Parma” e il Consorzio dei Vini DOC “Colli Piacentini”. Dopo i saluti dei Sindaci di Sala Baganza, Aldo Spina, e di Parma, Federico Pizzarotti, e di altre autorità locali, si passerà agli interventi dei relatori del Progetto di Cooperazione Transnazionale: Il Mito della Malvasia –SotiriosBolis, Responsabile del progetto – GALParnonas(Grecia); La storia della Malvasia di Monemvasia –GeorgiosTsibidis, MonemvasiaWinery (Grecia); La Malvasia nel Mediterraneo Occidentale – EnricBartra Sebastian, INCAVI (Spagna); La Malvasia nelle terre del Ducato – Donato Lanati e Mario Fregoni, Università Cattolica del Sacro Cuore;l’incontro verrà chiuso da Natalia Maramotti – Presidente della Destinazione Turistica Emilia.

Per l’occasione, verrà allestito uno “stand internazionale”, dove i partner ospiti provenienti da Grecia, Croazia e Spagna esporranno i propri prodotti e sarà possibileper loro conoscere le realtà aziendali della zona e visitare il Museo del Vino ed il Castello di Sala Baganza.

1 Commento

  1. Vorrei conoscere il motivo per il quale si continua a dire “festa della Malvasia”. La Malvasia é l’uva dalla quale si produce il vino ed é femminile, il vitigno é il Malvasia che è maschile così come il vino Malavasia é maschile. Sarà perché localmente così viene definito ma é un grossolano errore grammaticale derivato dallo slau locale. Grazie se vorrete illuminarmi.

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