La XXIII edizione del Premio “Padre Lino: testimone di speranza” assegnato ogni anno da Avis comunale di Parma e dall’associazione Amici di Padre Lino , con il patrocinio del Comune di Parma ha celebrato la figura di Giancarlo Rastelli. Il cardiochirugo, laureandosi in Medicina nel 1957 a Parma, di cui era orginaria la famiglia grazie ad una borsa di studio Nato compì presso la Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota importanti passi avanti nella cura di gravi cardiopatie congenite tanto che operazioni in questo campo sono classificate con il suo nome. La sua breve ed intensa vita, scomparso a soli 36 anni lasciando una famiglia e una fama mondiale è stata ricordata Andrea Pace per gli studenti del dipartimento di Medicina, Umberto Squarcia docente di Pediatria e Cardiologia pediatrica e compagno di studi, Giancarlo Izzi presidente Avis Parma , Andrea Grossi, padre guardiano della SS. Annunziata, Emore Valdessalici presidente degli Amici di Padre Lino.
Di Giancarlo Rastelli (per il quale dal 2005 è in corso l’iter per la beatificazione) oltre all’impegno scientifico è stata sottolineata la profonda umanità, la vicinanza ai malati, l’impegno per educare i “lambruschini”, i ragazzi della Certosa, il ponte di solidarietà che aveva istituito tra i malati bisognosi di Parma e la clinica degli Stati Uniti dove operava.
Giancarlo Gonizzi che ha condotto l’appuntamento ha sottolineato come sia la prima edizione di un premio dalla lunga tradizione che lascia l’Oltretorrente, come a volersi aprire ancora di più verso tutta la città e oltre. Nicoletta Paci, assessora all’Associazionismo e al Volontariato ha voluto portare la vicinanza dell’Amministrazione Comunale verso i valori che il Premio Padre Lino incarna. “Parma è grata a chi si spende per il bene degli altri. Sempre più Parma deve diventare una città dove nessuno rimane solo, dove nessuno rimane indietro. L’Avis e gli amici di Padre Lino si spendono quotidianamente in questo senso, la nostra storia può portare grandi esempi di figure grandi nel senso della generosità verso gli altri, farne memoria, valorizzarle con un Premio significa ringraziarle e dare peso alla loro azione, significa tracciare un filo rosso tra chi ha fatto tanto bene in passato e chi continua ogni giorno nella nostra città a compierlo” Ha detto l’assessora Paci.