Il pittore Otello Pagano, in arte Pog, esporrà presso la Certosa di Parma con la sua personale “Oltre il muro” dal 12 MAGGIO al 09 GIUGNO 2018 realizzata con il patrocinio del Ministero della Giustizia (amministrazione penitenziaria) e la Scuola di formazione e aggiornamento della Polizia Penitenziaria che dal 1975 ha sede nello storico edificio.
Per la prima volta nella sua storia la Certosa di Parma apre le porte all’Arte ospitando eccezionalmente la personale di Pog.
“Sono particolarmente lusingato e orgoglioso d’essere stato contattato più di un anno fa per dare alla storia quest’unico evento. “ Queste le parole dell’artista.
La presenza di un muro costituisce una naturale barriera, una sorte di elemento di separazione: da una parte un “al di qua”, dove ci troviamo noi, dall’altra di un “al di là” che rappresenta il diverso, l’ ignoto, il pauroso, l’ inesplorato, l’ estraneo.
Il muro è quindi una metafora del limite di noi tutti, dell’ostacolo che si frappone ai rapporti interpersonali, dei pregiudizi che si innalzano intorno a noi cibandosi di una scarsa intelligenza, oppure molto più semplicemente è il muro che separa la nostra proprietà da quella altrui.
Sul muro quanta arte è stata scritta e realizzata: canzoni, brani musicali e poesie…
Bisognerebbe avere la forza, “l’arroganza” e la pretesa di abbattere qualunque barriera si frapponga tra noi e la vita.
Gli atleti Paralimpici in questa mostra ne sono un esempio.
Disabilità e sport, quindi, il tema ispiratore, un binomio vincente, secondo l’artista: “se la competizione sportiva diventa competizione con se stessi e con il mondo che ci circonda per abbattere pregiudizi, superare incertezze, per diventare autonomi”.
Il progetto nasce da unʼesperienza personale, Pagano ha realizzato opere dedicate ad alcuni atleti paralimpici dopo aver trascorso momenti con loro. L’artista ha voluto comunicare, abbracciando più fasce di pubblico possibile, soprattutto i ragazzi, il fatto che gli sport siano praticabili da qualsiasi persona, oltre che approfondire i benefici fisici e relazionali.
Le opere sono state esposte in anteprima in Casa Italia Paralimpica a Rio de Janeiro, in occasione dei giochi paralimpici che si sono svolti lo scorso settembre 2016 ed il progetto, divenuto itinerante, è stato presentato in diverse località italiane e chiuderà con alcune tappe all’estero..
Le opere rappresentano i volti degli atleti, tutte contraddistinte da un particolare comune: il metodo Pagano che permette, solamente al soggetto dell’opera, di rivestirsi lentamente e spontaneamente in maniera parziale e perimetrale nel corso degli anni di una micro patina anticata. I volti sono visibili solamente per una parte in quanto l’altra è stata volutamente lasciata nera per rispetto alle sfaccettature più intime e nascoste dei soggetti ritratti. La scelta cromatica è un’estrapolazione che ha colto l’artista da ogni atleta, quindi differente per ogni opera.
Si potranno osservare oltre a quelle relative al progetto di Rio altre tele dell’artista con tematiche che lo contraddistinguono. Fra queste la strada: rappresentazione di punto di arrivo, di partenza o di intima ricerca ed il muro proprio come il titolo questa mostra. Gli ultimi lavori del pittore rappresentano il risultato di una ricerca avviata da poco più di un decennio, in cui l’interesse si è concentrato programmaticamente sull’indagine dello spazio e del tempo, attraverso “viaggi” tra passato, presente e futuro.
Note biografiche dell’artista
Otello G. Pagano in arte Pog – Torino 1964 – si forma artisticamente frequentando le scuole dʼArte della città. Ha sviluppato la sua creatività assorbendo e frequentando realtà di cittaʼ diverse sia in Italia che in Europa dove ha vissuto e lavorato (esempio: Roma, Catania, Amsterdam e Creta).
Oggi Pagano è un pittore concettuale e poliedrico, ha allʼattivo numerose collettive e personali, ” nonché la collaborazione con musicisti, compositori e attori/registi di teatro per la realizzazione ” diversi progetti internazionali perchè convinto nellʼinterazione fra più arti. Recensito da diversi critici e storici anche su riviste del settore, annuari dʼarte contemporanea e quotidiani oggi vive e lavora a Parma.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi per lʼalto valore artistico e creatività.
Le sue opere fanno parte di numerose collezioni private e sono inoltre in permanenza in diverse istituzioni e musei.”