Una grande «prima», diffusa e saporita. È tempo di Cibus OFF, edizione inaugurale del primo fuorisaloneparmigiano del gusto. Mentre alle fiere si svolge Cibus, uno degli appuntamenti sull’agroalimentare più accreditati sulla ribalta internazionale, dedicato agli esperti di settore, la città si apre a tutti con un vero spin off di gusto, storia e sapore. Per nove giorni, dal 5 al 13 maggio, Parma diventa salotto, anzi cucina e dispensa per raccontare la food valley parmense e tutto il suo sapere. Showcooking, mostre, talk show e seminari sul futuro dell’alimentazione, concerti, cene firmate da grandi interpreti della cucina d’autore e laboratori per i più giovani animeranno piazza Garibaldi e quei portici del Grano che, mercato prima, crocevia degli affari poi, da sempre sono cuore pulsante della città.
SINERGIA PUBBLICO E PRIVATO
Il progetto Cibus OFF nasce dalla proficua collaborazione fra istituzioni pubbliche e imprenditoria privata ed è un nuovo passo di quella cabina di regia che ha permesso a Parma di entrare – prima città italiana – nel network UNESCO delle Cities of Gastronomy. L’iniziativa è sostenuta dal Comune di Parma con il coordinamento di Parma Alimentare e di “Parma, io ci sto!” ed ha come mainpartner il Consorzio del Parmigiano Reggiano, il Consorzio del Prosciutto di Parma, le aziende Barilla, Mutti, Parmalat e RodolfiMansueto. Tra gli altri contributor anche Fiere di Parma, il Consorzio per la tutela del Culatello di Zibello, il Consorzio per la tutela dei vini DOP “Colli di Parma”, i Musei del Cibo della Provincia di Parma, Giocampus e altre fondamentali realtà imprenditoriali come Delicius Rizzoli, Rizzoli Emanuelli, Isola d’Oro e Zarotti. La curatela gastronomica di Cibus OFF è affidata ad Academia Barilla, ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana e Parma Quality Restaurants, mentre i momenti culturali (due i sabati dedicati alla musica con alcune incursioni in stile flash mob) portano la firma dell’Università degli Studi di Parma e del Teatro Regio – Verdi OFF.
“P” COME GUSTO
“Il menù di Cibus OFF è pensato non solo per gli oltre 70mila visitatori attesi alle fiere – spiega Cristiano Casa, assessore alle Attività produttive, Commercio, Turismo, Progetto Unesco del Comune – Oltre a tecnici e “dottori” del gusto, grazie a questo fuorisalone, abbiamo pensato a una città che si apra per raccontare il suo modello e il suo saper fare anche a turisti, curiosi e golosi”. Dentro, in fiera, gli esperti, fuori tutti gli altri, alla scoperta delle molte “P” che fanno grande la petite capitale: parmigiano, prosciutto, pasta, pomodoro, il latte di Collecchio, il pesce e le sue saporite conserve: “E non solo. A Cibus OFF hanno contribuito e saranno rappresentate tutte le iniziali di gusto e sapore che, con molti altri prodotti, dalle Terre alte alla Bassa, hanno reso grande la città”,aggiunge Casa.
IL PALINSESTO
Un’agorà, una dispensa, un portico una piazza e un orario no stop: gli eventi di Cibus OFF si susseguiranno ogni giorno dalle 10 alle 22 e sono pensati per accontentare ogni palato, dal quello più raffinato degli esperti a quello più curioso dei foodies. Ogni pausa golosa della giornata, dal caffè della mattina all’aperitivo, sarà contrassegnata da uno showcooking o dalla musica grazie anche alla collaborazione dell’altro “off” della città, il OFF a cura del Teatro Regio. Cuore di ogni giornata saranno i dibattiti e i laboratori di piazza Garibaldiche per l’occasione si trasformerà in un’agorà dove si alterneranno importanti interlocutori, dall’Università di Parma, alla Fondazione Umberto Veronesi. L’inaugurazione, sabato 5 maggio alle 11, sarà “Parma È”, talk show Francesca R. Barberini, autrice e conduttrice Tv. Alle ore 18 da non perdere il cooking show di Matteo Baronetto(chef Ristorante Del Cambio, Torino). Tra gli appuntamenti di domenica 6 maggio, anche il talk “Come ci alimenteremo nel 2030”(ore 18) con Ludovica Principato, ricercatrice dell’Università di Roma Tre, e la riflessione sulle tendenze che determineranno i comportamenti alimentari futuri, a cura di Barilla Center Food & Nutrition. Martedì 8 maggio, alle 18.00, la Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con Parmalat sarà protagonista del dibattito “Latte e Scienza: collaborare fa bene” dove Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi, ed esperti e ricercatori in Scienza dell’Alimentazione dialogheranno sul ruolo del latte in una corretta alimentazione. Parmalat sarà protagonista anche di un incontro dedicato al “Progetto Cuoriamoci – piccoli gesti per la salute del cuore” in calendario il giorno 10 maggio alle 18.30.
Duplice il focus su Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma: due DOP e due talk, alla presenza di rappresentanti dei rispettivi Consorzi di Tutela, sono in programma domenica 6 maggio alle 12 e alla stessa ora di giovedì 10 maggio.
TALK E PAROLE IN PENTOLA
Sul piatto del ricco programma di Cibus OFF anche i talk dove le parole finiscono in “pentola” e si fanno consigli concreti. Lunedì 7 maggio, alle 11, l’Università di Parma propone l’incontro “Com’è fatto, come lo racconto”, con Andrea Fabbri, Presidente Master COMET e Maura Franchi, Docente di Sociologia dei Consumi. Da non perdere, venerdì 11 maggio, alle 11.15, Sergio Ghidini, docente del dipartimento di Scienze degli Alimenti, terrà una lezione sul tema degli studenti fuorisede che hanno scelto di vivere a Parma, con alcuni consigli per adottare un regime alimentare che concili salubrità e gusto da veri parmigiani d’adozione. Sarà, invece, Giovanni Ballarini, autorevole voce dell’Accademia Italiana della Cucina, a raccontare di “Parma Città della Gastronomia”, confrontandosi con l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e con l’Assessore Cristiano Casa, sabato 12 maggio, alle 11. Alle 18.30Elisabetta Fadda, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, terrà una dissertazione dal titolo “Sine Cerere et Baccho, frigetVenus”, dedicata al senso del gusto nell’arte.
A TAVOLA SOTTO IL PORTICO
Se piazza Garibaldi sarà l’agorà del dibattito, i portici del Granoritrovano, invece, la loro originale vocazione di luogo di incontro, scambio e…assaggi. A raccontare la storia della food valley parmense pensa una serie di totem no brand che incorniciano una grande dispensa, a far da quinta a due zone distinte, ristorante e bistrot, allestite fra le logge medievali dove si è svolto il mercato fino al XIX secolo. Qui si potrà pranzare e cenare o anche solo fare un break goloso per colazione o merenda. Ogni giorno uno chef, anzi un pool di tre o quattro cuochi al dì, selezionerà il menù da mettere in tavola. Ai fornelli si alterneranno 27 chef del consorzio Parma QualityRestaurants. Ci saranno anche diversi show cooking. L’ouverture si gioca “in casa”, sabato 5 maggio alle 12, sarà firmata da Massimo Spigaroli, chef stellato de “L’Antica corte Pallavicina” di Polesine Parmense e presidente della fondazione UNESCO Parma City of Gastronomy. Poi toccherà a Paolo Lopriore e Isa Mazzocchi. L’allievo prediletto di Gualtiero Marchesi, membro del comitato scientifico di ALMA, porterà il know how del suo “Il Portico” comasco di Appiano Gentile ai portici del Grano, martedì 8 maggio alle 20. Mazzocchi, invece, è una delle 44 chef italiane stellate e porterà i segreti de “La Palta” dalla sua Val Tidone in città, per il pranzo di mercoledì 9 maggio. Due le cene d’autore: mercoledì 9 maggio ALMA rilegge in chiave contemporanea i classici della cucina parmense (prenotazione via mail [email protected], 40 euro), mentre gli chef di Academia Barilla vanno in scena con “Master of Parma” venerdì 11 maggio alle 20.30 (prenotazione via mail [email protected], 40 euro).
Maggiori informazioni e programma completo: www.parmacityofgastronomy.it
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