Reggio Emilia si scopre capitale dell’imprenditoria italiana per le piccole e medie città, aggiudicandosi il premio Cities Challenge Italia e sbaragliando la concorrenza grazie alle sue 500 cooperative, 555 mila dipendenti, 8,5 miliardi di fatturato, numeri che determinano la presenza sul territorio di un’impresa ogni 8 abitanti, e una ogni 7 se consideriamo chi ha meno di 35 anni. Il premio è stato assegnato come sempre da META Group e GEN ed è dedicato ai Comuni con popolazione sotto i 250.000 unità e va a premiare la capacità imprenditoriale della città e del suo ecosistema.
Tale iniziativa si prefigge come scopo quello di valorizzare le piccole e medie città e collegarle tra loro e con gli hub nazionali e internazionali relativi all’innovazione e all’imprenditorialità. Un vero e proprio concorso che ha visto protagoniste le finaliste impegnate un una prova che le metteva di fronte alle specifiche domande di una giuria composta da Francesca Spada (StartupItalia!), Andrea Vecchio (IBAN), Francesco Pontorno (Tree), Marco Bicocchi Pichi (Italia Startup), Ernesto Somma (MISE), Giacomo Biraghi (Comune di Milano) e Lorenzo Liotta (ItaliaCamp). La classifica ha visto trionfare Reggio Emilia, seguita da Padova e Pesaro, tre realtà del centro nord che monopolizzano il podio, ma i dati dimostrano come anche nel meridione iniziano a respirarsi spinte e svolte in senso imprenditoriale, grazie ai fondi e bandi che le istituzioni mettono a disposizione e alle informazioni che servizi quali il blog di contributi pmi mette a disposizione dei giovani imprenditori che cercano una consulenza e aiuto valido nel campo dei finanziamenti a fondo perduto regionali, nazionali ed europei.
Tornando a Reggio Emilia, fresca vincitrice del premio Cities Challenge Italia, essa parteciperà a META Group a Instabul per il GEC2018, occasione che le permetterà di confrontarsi con oltre 170 paesi sulle tematiche riguardanti lo sviluppo economico, l’imprenditoria e la creazione del benessere, oltre a lanciare sulla Globan Innovation Platform, una sfida per trovare quali sono le migliori soluzioni da sperimentare. Questa iniziativa viene messa in campo grazie anche alla collaborazione con importanti attori dell’ecosistema italiano dell’innovazione quali: Italia Camp, Startup Supershool, LVenture, Italia Startup, IBAN, Tree, 012 Factory e StartupItalia!
A portare Reggio Emilia sul gradino più alto del podio, spiega Saverio Serri, capo dell’Area Competitività e Innovazione Sociale – Politiche per lo Sviluppo Economico e l’Internazionalizzazione dell’amministrazione, sono stati i fortissimi investimenti che il Comune ha messo in campo per la popolazione nella fascia da 0 a 6 anni, con la convinzione che i futuri cittadini vadano forgiati già a partire da quando stanno nella culla. In tutto il mondo si parla del Reggio Emilia Approach, che viene portato avanti nelle scuole e nidi d’infanzia del Comune e si fonda su specifici tratti distintivi: il lavoro collegiale di tutto il personale, la partecipazione delle famiglie, l’importanza di avere un ambiente altamente educativo, la presenza dell’atelier e della figura dell’atelierista, della cucina interna e infine il coordinamento didattico e pedagogico. Una città che oltre a vantare i numeri importanti visti in premessa, investe continuamente sui giovani, come testimoniato anche dal gemellaggio dell’università con quella di Modena che ha portato nel periodo 2010-2016 alla crescita delle immatricolazioni del 22%.
Ma la sfida per Reggio Emilia non si ferma di certo qui, ora l’obiettivo è quello di agguantare l’industria 4.0, mantenendo il vantaggio competitivo dal quale parte.