Dal 14 aprile al 3 giugno mostre, installazioni e workshop. Uno dei 32 progetti di Capitale italiana della Cultura per il 2020
Mostre, eventi, installazioni, concorsi e workshop: per il terzo anno consecutivo ‘Parma 360’ mostra uno sguardo a tutto campo sul sistema della creatività contemporanea italiana e un focus sulla creatività emergente.
Dal 14 aprile al 3 giugno, in vari spazi istituzionali e privati della città, si svolgeranno mostre di pittura, fotografia, arte digitale, scultura alternate a concerti, performance e attività formative e laboratoriali con alcuni tra i nomi più rilevanti dell’arte contemporanea italiana, come Davide Coltro, Francesco Diluca, Franco Fontana, Giovanni Frangi, Pietro Geranzani, Carlo Mattioli, Ernesto Morales, Barbara Nati e Daniele Papuli.
Nella città designata Capitale italiana della Cultura per il 2020, il Festival ‘Parma 360’ – uno dei 32 progetti del dossier di candidatura – ha il duplice obiettivo di recuperare la naturale vocazione culturale e artistica di Parma, facendone vivere in modo nuovo e sinergico gli spazi espositivi, e di sviluppare la comunità creativa del territorio attraverso l’arte, intesa come motore di crescita e trasformazione sociale.
L’iniziativa, con la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali e Camilla Mineo, è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegno del Comune e di ‘Parma, io ci sto!’, oltre ad un’ampia rete di partner pubblici e privati. Una novità di questa edizione è l’indagine sul tema della sostenibilità ambientale e del rapporto tra uomo, natura e paesaggio, fil rouge che unisce tutte le mostre, le installazioni e gli eventi dell’iniziativa in un percorso esplorativo visionario e poetico.
Alla base della progettualità di ‘Parma 360’ ci sono inoltre i concetti di rigenerazione urbana e di ‘rifunzionalizzazione’ degli spazi cittadini: il Festival mette in rete e promuove il patrimonio artistico già esistente in un vero e proprio museo diffuso sul territorio, valorizzando attraverso l’arte contemporanea chiese sconsacrate, palazzi storici e spazi di archeologia industriale non sempre aperti e visitabili, come il gioiello storico dell’Ospedale Vecchio, le ex chiese di San Quirino e San Tiburzio, l’Antica Farmacia di San Filippo Neri. Proprio a San Quirino, in borgo Romagnosi, è allestita la mostra ‘Terre piane’, tra i progetti di punta, che mette a confronto le ricerche del maestro della fotografia di paesaggio Franco Fontana e dell’inventore del quadro elettronico Davide Coltro.