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Turismo- Legambiente: “Itinerando a piedi anziché Imperium in moto. Più ricadute positive sul territorio”

 

Da Legambiente Parma: 

A proposito di turismo sostenibile, ricadute economiche sul territorio e salvaguardia dell’ambiente ecco un caso esemplare, che ha visto intervenire in modo pacato ma risoluto il circolo Legambiente ValTermina. Non solo proteste ma con proposte di sviluppo diverse, sostenibili appunto. Nel fine settimana del 15 aprile non ci sarà Imperium in moto, ma Itinerando a piedi sulle colline tra val Termina e val D’Enza.

 

Il 9 febbraio scorso la gazzetta di Parma nelle pagine dedicate allo sport in provincia, dava ampio risalto alla presentazione di “Imperium”, una 3 giorni di motociclismo che avrebbe portato nel parmense, dal 13 al 15 aprile, i migliori specialisti internazionali di enduro. L’idea, nata da due piloti locali, era quella di creare in Italia un evento di massa sul modello delle gare storiche europee. Tra tutte, una disciplina in particolare prometteva spettacolari performance: l’hard enduro.

“Sui calanchi di Traversetolo lo spettacolo dell’hard enduro” titolava il quotidiano; “Una iniziativa che saprà coinvolgere” commentava il sindaco.

 

Il 19 marzo seguente veniva convocata a Traversetolo la “conferenza dei servizi” per esprimere un parere sulla fattibilità dell’evento; presenti, oltre alla società organizzatrice, le 2 amministrazioni comunali di Traversetolo e Neviano Arduini e gli enti sovraterritoriali competenti in materia di governo del territorio. Al termine dei lavori la macchina organizzativa spegne i motori, “Imperium” non si farà.  Sui social dedicati all’evento, ai partecipanti e sostenitori increduli, delusi ed arrabbiati viene fornita una motivazione che rimanda all’insorgere di “tutta una serie di problematiche burocratiche ..” oppure “ … vincoli aggiuntivi …  tali che, giunti a questo punto, non potevano essere derogati da chi, in ultimo, deve autorizzare…”.

 

«Vogliamo far notare – dichiara il circolo Legambiente ValTermina – che codesti vincoli all’uso del territorio non spuntano all’improvviso, ma sono parte integrante di un apparato normativo articolato che ha come oggetto la tutela e salvaguardia del territorio, cui siamo tutti interessati. Sono vincolate quelle pratiche e attività che risultano particolarmente impattanti, ovvero che arrecano danno o disturbo agli ambienti ed ecosistemi, o per meglio dire, rischiano di lasciare le cose in condizioni peggiorate rispetto a come le hanno trovate, innescando fenomeni di degrado». Ed è proprio il caso del cosiddetto hard enduro, definito sport estremo: mette alla prova l’abilità dei motociclisti su percorsi fuori pista, disseminati di ostacoli naturali: versanti franosi, pareti particolarmente o estremamente acclivi con grandi rocce da superare, aree calanchive  in erosione attiva, lunghi e duri tratti in letti di torrenti e terreni scivolosi, boschi, boscaglie rade, arbusteti.

 

«Non dubitiamo – prosegue Legambiente – che più di qualcuno possa trovarlo divertente, addirittura eccitante, ma perché insistere nel volergli attribuire anche l’etichetta di sport “ecologico”, “sostenibile”, “virtuoso”? Onestamente non lo è. Sarà coinvolgente, ma anche molto aggressivo nei confronti degli equilibri naturali, quindi non idoneo ad essere praticato in ambienti vulnerabili oppure diversamente vocati».

 

«Perciò – concludono gli esponenti di Legambiente Val Termina – alla notizia dell’annullamento della gara abbiamo tirato un sospiro di sollievo, noi e quelli che hanno un’idea diversa di uso e valorizzazione dell’ambiente rurale, ivi compreso il significato  di turismo sostenibile. Desideriamo ringraziare chi, ente, associazione o persona, con senso di responsabilità ha saputo fare la sua parte senza farsi condizionare né dall’opinione pubblica, né dalla prospettiva di immediato beneficio economico; a loro va il nostro plauso per non aver sottovalutato le conseguenze e per non aver acconsentito a compromessi dequalificanti sia per il territorio che per il substrato culturale in cui crescono le comunità. Invitiamo a proseguire su questa strada, certo meno popolare, non sempre apprezzata e condivisa, ma l’unica in grado di produrre benefici duraturi perché riconosce e rispetta la priorità della tutela degli equilibri ambientali, di cui tutti ci gioviamo quando funzionano e che tutti subiamo e paghiamo quando al contrario si inceppano.

Non avremo Imperium, ma ugualmente ci sarà un’iniziativa importante sulle colline tra la Val Termina e la Val d’Enza; sabato 14 Aprile a M. Lugaro di Bazzano, ci sarà la 5a tappa di Itinerando, iniziativa del comune di Neviano che offre ad un centinaio di bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, l’occasione di un viaggio insieme attraverso incontri con natura, cultura, arte, per imparare a riconoscere il valore di una bellezza che non ha prezzo».

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