Si parlerà di giustizia martedì 10 aprile nell’Aula Magna dell’Università di Parma. Alle ore 15 è infatti in programma la presentazione del volume di Annalisa Chirico Fino a prova contraria – Tra gogna e impunità, l’Italia della giustizia sommaria (Marsilio editori), appuntamento organizzato dall’Università di Parma con la Camera Penale di Parma.
All’incontro, moderato da Paolo Ferrandi della Gazzetta di Parma, oltre all’autrice Annalisa Chirico interverranno Alberto Cadoppi, Professore Ordinario di Diritto penale all’Università di Parma, Fabio Cassibba, Professore Associato di Procedura penale all’Università di Parma, Pio Massa, Presidente del Tribunale di Parma, Valentina Tuccari, Presidente della Camera Penale di Parma.
Fino a prova contraria – breve scheda dal sito www.marsilioeditori.it
Da qualche decennio è in corso un processo all’apparenza irreversibile: la trasformazione del nostro paese in una repubblica giudiziaria, dove giustizia e politica si intrecciano, si confondono, si equivalgono. Il giusto processo somiglia sempre più a una santa inquisizione in un sistema dai tempi pachidermici che lascia la vittima senza risposte e il colpevole impunito. Annalisa Chirico descrive le origini di tali storture mettendone a fuoco i pericoli e le ricadute sulla libertà dei cittadini e sulla competitività del paese. Al grido di «resistenza costituzionale», certe frange giudiziarie hanno condotto mille crociate in barba al principio della separazione dei poteri. Oggi impazza il «populismo penale», cavallo di battaglia di quanti, nell’agone politico, alimentano la falsa credenza del giudiziario come lavacro per la società intera. Il magistrato assume di volta in volta il ruolo dell’imprenditore, del sindacalista, dello scienziato, addirittura del legislatore, in una «giudicatura» che infligge il colpo di grazia al primato della politica.
Annalisa Chirico – note dal sito www.marsilioeditori.it
Annalisa Chirico scrive per “Il Foglio” e per “Panorama”. Dottoressa di ricerca in Political Theory alla Luiss Guido Carli di Roma, ha un master in European Studies. Ha lavorato al Parlamento Europeo e condotto campagne per la libertà di scelta, contro gli eccessi del sistema giudiziario e carcerario, per un femminismo libertario e moderno. Dal 2016 presiede il movimento Fino a prova contraria.