Una dichiarazione che potrebbe sembrare un azzardo ma che, nei fatti, così non è vista la fonte dalla quale arriva. Secondo Confcommercio, la più grande rappresentanza d’impresa in Italia e in Europa, in Italia il settore che cresce più di ogni altri è il turismo.
Una analisi che viaggia su due binari andando a riguardare tanto il numero di turisti in arrivo dall’estero, un dato in costante crescita che ha visto un +5% nel 2017 rispetto al 2016; quanto gli introiti, che nell’ultimo decennio sono cresciuti di circa 3 miliardi e mezzo di euro per quello che è stato il maggiore incremento percentuale in termini di valore aggiunto. Il tutto in un decennio in cui l’Italia ha perduto 73 miliardi di euro circa.
Sono queste le ragioni dello studio della Confcommercio che hanno voluto sottolineare anche un ruolo fondamentale del turismo per quanto riguarda l’export: sempre negli ultimi 10 anni ha rappresentato una voce fondamentale con 362 miliardi di euro complessivi superando settori fondamentali dell’economia italiana quali alimentare, abbigliamento e arredamento.
Una crescita esponenziale che si è tradotta in una offerta di servizi su tutto il territorio per accogliere un’utenza così numerosa. Si parla in particolare di case vacanze e bed & breakfast, strutture che sono andate a cannibalizzare una fetta sostanziosa del lavoro degli alberghi.
Il turismo è cambiato e l’offerta si è dovuta adeguare: si pensi alle abitudini dei turisti che sempre più utilizzano la rete per prenotare viaggi e vacanze fai da te: dagli alloggi ai mezzi di sposamento. Ciò vale ancor di più nelle grandi città, quelle a maggior vocazione turistica dove l’offerta di strutture ricettive è piuttosto evidente: pensiamo all’affitto per breve periodo a Roma, alle strutture extra alberghiere nelle tante altre città d’arte e nelle mete più gettonate per vacanze estive (in particolare tutto il sud Italia, Sicilia e Puglia su tutte, tra le località di mare più gradite).
A corroborare il dato vi è un altro aspetto: secondo l’Istat il 2017 si è chiuso con un incremento di quasi il 6% dei pernottamenti registrati nelle strutture ricettive ufficiali. In questo dato ovviamente non sono considerate quindi le tante strutture non a norma, quelle che operano fuori legge, i cosiddetti abusivi. E di questa grossa fetta, oltre il 50% dei pernottamenti, comprendendo tanto alberghi quanto strutture extralberghiere in Italia, è stato acquistato da turisti stranieri.
Un risultato ben più positivo, ad esempio, di quanto registrato in Francia e Germania. E un segnale evidente che il turismo è sempre più un fiore all’occhiello del nostro paese; un’arma da utilizzare per far riemergere l’Italia dalla crisi e generare indotto.