Il Fai, Fondo ambiente italiano, anche quest’anno celebra le Giornate Fai di Primavera con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. E come ogni anno vi sarà l’apertura straordinaria di centinaia di luoghi di solito non accessibili al pubblico. L’iniziativa ha il patrocinio della regione Emilia Romagna e del comune di Parma.
Per l’edizione 2018, che si svolgerà sabato 24 e domenica 25 marzo, a Parma vi sarà una triplice apertura straordinaria: la chiesa di San Francesco, le strutture napoleoniche dell’ex carcere San Francesco e il teatro del Convitto Maria Luigia.
La Diocesi di Parma ha concesso l’apertura del gioiello gotico che è la chiesa di San Francesco, l’obiettivo è quello di far conoscere alla città questo gioiello gotico in attesa dell’importante restauro.
«E’ incredibile – ha commentato Giovanni Fracasso, responsabile della delegazione FAI di Parma – come una chiesa così martoriata dalla guerre napoleoniche e poi dalla crudele destinazione a carcere, conservi ancora la sua maestosità, il suo incanto. E’ un esempio straordinario di come la bellezza superi le tragedie del tempo. Ed è una testimonianza del grande disegno francescano, del suo potente logos. Per questo la chiesa di San Francesco del Prato affascina e coinvolge, invita alla riflessione e al pensiero alto».
Per la giornata saranno volontari gli studenti, protagonisti delle giornate Fai. Le visite in San Francesco e nell’ex carcere saranno accompagnate dagli «apprendisti ciceroni»: alunni delle scuole superiori della città (del liceo Paolo Toschi, del liceo Gian Domenico Romagnosi, dell’istituto Macedonio Melloni, dell’istituto Giordani, Scuola nedia Parmigianino) che sono stati preparati dalle docenti Bianca Marchi e Maria Teresa Alberici.
Anche grazie al restauro del teatro del Convitto statale Maria Luigia si permette al pubblico di osservare come in questi ultimi tre annisiano stati molti i lavori di recupero della storica struttura. I lavori hanno riportato allo splendore anche il sipario dipinto da Girolamo Magnani, il grande scenografo di Verdi. Anche qui saranno gli studenti del Maria Luigia – coordinati e preparati dal docente Di Vittorio – ad illustrare la bellezza del teatro.