Una sfera dorata è comparsa in piazza Garibaldi. Si tratta di un’opera d’arte che anticipa la mostra “Il Terzo Giorno”: sono quasi 2 metri di diametro per 150 kg e illumina il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi.
Il Terzo Giorno sarà inaugurata a palazzo del Governatore il prossimo 20 aprile: 115 le opere esposte di 40 artisti fra cui Marina Abramovic, Nobuyoshi Araki, Roger Ballen, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Alighiero Boetti, Jake & Dinos Chapman, Mat Collishaw, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Richard Long, Mario Merz, Sebastião Salgado e Gilberto Zorio.
Anticipando il festival della sostenibilità di Parma, Il Terzo Giorno sarà occasione per riflettere sui temi dell’ambiente, sostenibilità, del rapporto tra uomo e natura.
LA MOSTRA
La nostra epoca è figlia di un profondo cambiamento. Talmente profondo che perfino gli eterni elementi della natura ne sono stati modificati. Terra, aria e acqua non sono più i ricettacoli miracolosi della vita descritti millenni or sono dal libro della Genesi. Il desiderio di proteggersi dai loro sommovimenti minacciosi ed oscuri è stato progressivamente trasformato dal pensiero scientifico e dallo sviluppo tecnologico in un’ossessione di dominio, univocamente votata allo sfruttamento ed al profitto. Senza curarsi del fatto che, in un ciclo autodistruttivo, all’arricchimento dell’uomo corrispondesse un proporzionale impoverimento del suo mondo. Oggi il rischio della catastrofe è concreto, quotidianamente tangibile, e alle piaghe sta succedendo l’esodo. Il nostro tempo è travagliato dalla più grande migrazione che la storia abbia conosciuto.
Forse, è giunto il tempo di chiedersi se non sia possibile trovare la strada per un nuovo Eden solamente grazie allo sguardo meravigliato degli artisti, di coloro che provano ad esprimere la qualità della natura senza pesarne la mera quantità. La strada per un giardino dove l’immaginazione sostituisca il calcolo, il bello prenda il posto dell’utile ed il buono quello del molto.
Il Terzo giorno è il racconto per immagini di questo percorso mentale che va dalla Creazione all’Eden attraverso le peripezie dell’esodo su un pianeta estenuato. Un racconto fatto di analogie e non di logica, di visioni e non di concetti, di meraviglia e non di speculazione. Un percorso nel quale l’arte è proposta come la strada maestra che lo spirito segue per attraversare la natura e penetrarne il prezioso mistero.