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A Parma c’è chi immagina una città ideale…nelle foto eco-sostenibilità e verde

A Parma c’è chi immagina una città ideale. E da giorni su Facebook spuntano foto, rendering, di come sarebbe la città se…

…ci fossero le piste ciclabili in centro storico. Via Mazzini totalmente Ztl, piste ciclabili, linee bus e marciapiedi. Il pedone ribalta la viabilità. Dagli esempi delle città del nord Europa, l’aumento del passaggio “lento” aumenterebbe anche gli acquisti favorendo il commercio del quartiere.

 

…la pista ciclabile fosse sicura e collegasse il centro storico con uno dei quartieri più popolosi di Parma, il San Leonardo.

 

…i bagni pubblici di Parigi arrivassero in piazzale della Pace. Servizi igienici di ultima generazione per accogliere i turisti e far rivivere la piazza.

 

…ci fosse un nuovo parco giochi gratuito per bambini al Parco Ducale. Un parchetto attrezzato per far tornare i più piccoli a giocare all’aria aperta.

 

…sempre al Parco Ducale spuntassero le barchette nel laghetto. Riscopriamo i vecchi divertimenti dei bambini.

 

 

…se spuntassero nuove sedie al Parco Ducale. Perfette vicino a una piccola casetta BookCrossing.

 

 

…spuntasse un nuovo chioso con cibi e bevante, tavoli al’aperto e un bagno pubblico nel Parco Ducale.

 

 

…nel terreno cantiere vicino alla Stazione di Parma si installasse un parcheggio temporaneo. Nel terreno a fianco, anch’esso lasciato a terra incolta e degradata, spunta invece un piccolo bosco per il San Leonardo.

 

… ci fosse una pista ciclabile diretta dalla stazione di Parma al Campus Univerisitario.

…spuntasse una pista ciclabile e zona 20 in via Prampolini e via Milano, quartiere San Leonardo. La zona è vicina a un asilo, una scuola elementare e media.

 

…viale Piacenza non fosse più usata come tangenziale ma come una strada di quartiere.
“Così se a breve abbatteranno il muro col Parco Ducale non si troveranno davanti un’autostrada”.

…invece di un complesso di uffici e negozi, spuntasse un bosco in via Treves. Un bosco che protegga i residenti dal traffico della confinante tangenziale, ma anche un parcheggio multipiano temporaneo con tetto giardino e campo polivalente a solo servizio del quartiere e a protezione dalla tangenziale.

Nel quartiere San Leonardo, a due passi dal centro commerciale Euro Torri, dal centro commerciale Centro Torri e dal supermercato Interspar, un vecchio progetto edilizio dovrebbe veder realizzato in un terreno inutilizzato un complesso commerciale che conterrà uffici, servizi alla persona, bar, ristoranti, attività di quartiere e artigianato. Ma i residenti hanno bisogno di altra cementificazione? Forse no ma il progetto risale al 1998 ed è stato approvato definitivamente nel 2012 dal commissario Ciclosi. A quando i lavori, nonostante il cantiere sia fermo da oltre un lustro, non è ancora dato a sapere.

 

…il Ponte Nord sparisse. O meglio, se la struttura sopra al corso del fiume, inutilizzabile secondo la legge del 1985, venisse rimossa e al suo posto spuntasse un campo di fiori e orti sociali. E per il futuro? In futuro un concorso internazionale di idee ci dirà come utilizzarlo al meglio.

…arrivasse nel parco della Cittadella un nuovissimo castello gioco sui bastioni.

…il Comune pubblicizzasse la sostenibilità.

Le foto sono state realizzate da un ingegnere di Parma che ha risposto alle commissioni di molti cittadini sensibili ai temi ambientali, di sostenibilità ed hanno a cuore la loro città.

E voi? Che città ideale sognate?

 

 

3 commenti

  1. Antonio Molinelli

    E’ il primo passo per dimostrare che una città “migliore” e’ possibile: un’iniziativa dal basso, per sollecitare le Istituzioni, per proporre un dibattito ed un confronto fra gli interessati (tutti i cittadini).
    Non è cosa da poco di questi tempi: un modello da adottare e diffondere come “buona pratica” di azione civile.
    Bravi

  2. Alessandro Bonelli

    Bellissimo. Ho le lacrime agli occhi. Facciamolo! Ditemi come! Voglio dare una mano!

  3. I rendering mostrano esattamente quello che vorremmo anche noi a Bologna. Ci piacerebbe creare un gruppo di persone interessate a vivere in un quartiere senza auto e scooter, ma con filobus/tram e bici. I progettisti che hanno concretizzato quei disegni potrebbero diventare i referenti di un gruppo che proverà a promuovere quell’idea?

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