Alla presenza del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del Dirigente Scolastico dell’Istituto Rondani Giorgio Piva, del consigliere del Comune di Parma Leonardo Spadi è stato inaugurato il museo della strumentazione storica dell’Istituto tecnico “Camillo Rondani”.
“Il nostro Istituto vuole mantenere uno sguardo volto al futuro e, l’indirizzo di grafica e comunicazione che abbiamo aperto lo dimostra, tenendo però ben presente le radici da cui siamo partiti. Il museo espositivo vuole valorizzare ancora di più l’Istituto, il patrimonio che abbiamo costruito ci ricorda un’epoca tecnica e tecnologica dalla quale siamo passati e che dobbiamo necessariamente conoscere ”, ha presentato così la zona espositiva il Dirigente Piva.
Il Sindaco Federico Pizzarotti ha visitato il museo accompagnato da alcuni docenti e dal Dirigente che hanno illustrato le collezioni: “L’Istituto Tecnico Rondani ha una storia importante alle spalle, avere uno spazio espositivo che ricorda da dove si è partiti è una grande ricchezza. Le tecniche e le tecnologie si sono innovate ma si parte sempre dalla matita”.
L’allestimento e la ricerca degli strumenti esposti è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’Istituto Tecnico e il consigliere Leonardo Spadi: “Il patrimonio storico dell’Istituto andava valorizzato e messo a disposizione per le attività didattiche. Ora le collezioni hanno trovato la collocazione che meritano e sono diventate patrimonio di tutti visto che la mostra potrà essere anche visitata dai cittadini che ne faranno richiesta all’Istituto”.
All’inaugurazione erano presenti anche Federico Consiglio del Collegio dei Geometri, Silvano Tagliaferri dell’associazione ‘Amici del Rondani’, Simonetta Franzoni dell’Ufficio Scolastico Provinciale e il consigliere del Comune di Parma Ferdinando De Maria.
Il piccolo museo, patrocinato dal Comune di Parma, ospita una selezione delle collezioni di strumenti didattici dell’Istituto. Tra gli altri, vanno segnalati i modelli in legno degli strumenti agricoli realizzati a metà Ottocento dal modellista Pasqui, le semenze storiche e la collezione entomologica presumibilmente raccolta da Camillo Rondani.
Nello spazio espositivo ha trovato collocazione una selezione dei tanti materiali, strumenti e scritti conservati nell’Istituto; è possibile realizzare ulteriori specifici percorsi tematici. L’allestimento di questo spazio espositivo rientra nell’ambito del complessivo rinnovamento che la scuola sta realizzando, e che finora ha coinvolto i locali del piano seminterrato. Oltre al museo, sono state ricavate nuove aule didattiche grazie al contributo della Provincia di Parma e nell’atrio d’accesso un murale del giovane artista-studente Leonardo Zanetti, accoglie studenti e visitatori, comunicando già al primo impatto la vocazione grafica e progettuale della scuola. Il museo racconta anche la storia dell’Istituto: si conserva il modello che l’architetto Carpanelli costruì negli anni ’70 per il concorso per la realizzazione dell’edificio, realizzato poi su progetto dell’architetto romano Melograni, del quale sono stati recuperati ed esposti i lucidi.