Una tragedia quella che il popolo Roghingya sta subendo in Myanmar. Un pulizia etnica contro questa minoranza musulmana che ha visto già la distruzione del 2% delle foreste, habitat della popolazione. Ne ha parlato a Parma, questo pomeriggio, la giornalista di Limes e l’Espresso, Francesca Marino. Un appuntamento organizzato da Libertà Eguale Parma, presso la sede della provincia in via Buole.
Il piccolo popolo di oltre un milione di persone, di fede musulmana insediato da secoli in territori a cavallo fra il nord dell’attuale Myanmar e il Bangladesh, vive in condizioni di apartheid e di negazione del diritto di cittadinanza, nel sostanziale disconoscimento della propria esistenza da parte delle autorità Birmane. Ci sono 25 mila bambini senza genitori che stanno in strada ogni giorno.
La giornalista Francesca Marino, tornata di recente dalle zone dove vengono perseguitati i Rohingya, ha documentato la reale situazione dove versa la popolazione priva di aiuti umanitari e nell’indifferenza totale dei governi principali del mondo.
La denuncia della giornalista è sulla inutilità del patto politico stretto in questi giorni dai governi del Bangladesh e Birmania. “Il Bangladesh non li vuole e vuole rimandare i profughi in Birmania, ma mentre si firmava questo accordo, la polizia continuava a sterminare e incendiare villaggi. Tutta colpa della Cina…”.
Una situazione drammatica portata alla luce anche dalle forze politiche dell’ONU e dal Dalai Lama, ma che continua a perpetuare vittime.