di Titti Duimio
Inaugurata sabato 16 dicembre l’edizione natalizia della rassegna d’arte contemporanea in citta’ ‘Quadrilegio’ dedicata alla soliderieta’.
Nello ‘Spazio Manfredi’ di borgo Riccio 19, infatti, l’artista Alberto Flammia ha esposto i suoi scatti dal titolo ‘Black&White Landscapes’ che rappresentano il territorio di Castelluccio di Norcia quasi rasa al suolo dal terremoto del 2016.
Attimi di luce e di colore che animano paesaggi spettacolari di una delle zone piu’ belle di Italia gravemente ferita dalla violenza della natura ma che proprio attraverso la terra e la natura racconta la grande energia della bellezza e della vita in frammenti poetici colti dall’artista.
Alberto Flammia fissa nello scatto la frazione di secondo in cui l’ultimo raggio di sole illumina la terra prima che il buio la avvolga in un momentaneo silenzio quieto, per poi riprendere il colore essenziale e vitale della terra nello scatto seguente, quasi la meraviglia di una rinascita perpetua ripetuta costantemente e naturalmente ma mai scontata, un gesto di speranza che arriva come un augurio.
“Un progetto per aiutare queste zone a riprendersi in mano il futuro” ci dice Alberto Flammia che devolvera’ l’intero incasso delle vendite a favore di un onlus per la ricostruzione di Castelluccio.
Nel corso della mostra e’ possibile acquistare anche biglietti di auguri natalizi con riproduzioni delle fotografie dell’autore sempre a scopo solidale.
Alle 17, nello ‘Spazio BLL’ di piazzale Borri, Giulio Belletti ha invece presentato l’ultimo romanzo di Pier Luigi Cantarelli ‘Il cuore e’ Ovale’ insieme a Mariangela Guendalini della casa editrice Guanda e al giornalista e critico Giuseppe Marchetti.
A seguire sempre nello Spazio BLL ha inaugurato la mostra dell’artista parmigiano Adelmo Savani che sceglie la carta come supporto delle sue opere lievi e intense al confine con l’ironia surreale di un visionario consapevole che racconta favole moderne.
‘Ho scelto come materiale la carta perche’ e’ resistente e facilmente reperibile e su questi fogli stendo il colore. Una volta asciutti li lavo con acqua e li strizzo fino ad eliminare il colore di troppo ma a volte riaggiungo colore e a volte li rilavo fino a impregnare la carta e a farla diventare materia nuova’ spiega l’artista.
La sua tecnica elaborata e sofisticata contrasta e completa la leggerezza impalpabile dell’opera finita come in una composizione musicale in cui il complesso percorso di costruzione delle note e dei passaggi si annulla nell’armonia della melodia finale.