Venerdì 15 e sabato 16 dicembre torna lo spettacolo evento del Teatro del Cerchio, in replica da 15 anni, “La Peste” di Camus, per la regia di Mario Mascitelli. Uno spettatore per volta, previa prenotazione obbligatoria, vivrà un’esperienza davvero unica e singolare: undici stanze, quindici personaggi che si confrontano direttamente col pubblico in un percorso fisico ed emotivo di grande impatto. E poi lei, La Peste, presente ovunque pur senza volto, in un contagio costante, metafora inquietante in cui il presente continua a riconoscersi. Per l’occasione, lo spettacolo sarà in scena nei seguenti orari: venerdì dalle 19.30 alle 21.30, sabato dalle 15.30 alle 17.30 e dalle 19.30 alle 21.30, con prenotazione obbligatoria al numero 331 8978682.
Doppio appuntamento con spettacoli a tema natalizio per il pomeriggio di domenica 17 dicembre, l’ultimo di quest’anno, previsti per la rassegna Pane, amore e fantasia, con merenda offerta dal teatro tra uno spettacolo e l’altro! In scena alle 15.30 “Babbo Natale si è ammalato”, di e con Mario Mascitelli: Natale si avvicina e tutti i bambini hanno mandato la loro letterina a Babbo Natale per ricevere un regalo in cambio di promesse e di propositi. Tutto è pronto, le letterine sono state lette e giacciono ammucchiate sul tavolo mentre i regali sono pronti per essere caricati. Ma Babbo Natale dov’è? Eeeeetciù! Si sente tuonare forte e…oh, no! Babbo Natale si è ammalato, e adesso? Chi consegnerà tutti i regali? Per fortuna c’è Boris, il pesce rosso che lo aiuterà a trovare la soluzione. Dopo la merenda offerta a coloro che parteciperanno a entrambi gli spettacoli, in scena alle 17.00 “Che fine ha fatto Babbo Natale?” di Mario Mascitelli, con Mario Aroldi e Martina Manzini, nei panni rispettivamente di un investigatore e un elfo! Si torna a parlare ovviamente di Babbo Natale, che preso dagli ultimi preparativi starà completando i pacchi regalo con l’aiuto dei suoi amici elfi e in particolare di Alabastro Palladineve. Ma un giorno la sedia di Babbo Natale viene ritrovata vuota e di lui nessuna traccia. Gli elfi lo cercano dappertutto ma non trovano niente nemmeno quando Alabastro decide di chiamare Jones “l’investigatore del tempo” che con i suoi strani marchingegni risolverà il mistero.
Prenotazione obbligatoria per La Peste.