La struttura semplice e diretta della musica jazz, estemporanea, nonché il discorso musicale, predominante e fondato sull’improvvisazione, se possono creare resistenze negli adulti non imbarazzano di certo i bambini i quali – per la loro naturale vicinanza al gioco e quindi ad una dimensione d’improvvisazione – riescono ad interagire in modo coinvolgente con questo linguaggio. Questo aspetto, unito alla capacità della musica di evocare risonanze affettive e sensomotorie simili tra musicisti e pubblico, rende quasi “indispensabile” la frequentazione di concerti per i più piccoli. Se è vero infatti, come i più recenti studi sui neuroni a specchio stanno a dimostrare, che la regolazione delle emozioni condivise è processo fondamentale nella vita sociale e che l’imitazione è il pre-requisito di base per lo sviluppo di tali abilità, appare evidente come esperienze di musica dal vivo possano, più di altre, innescare processi di profonda empatia. La base comune, rappresentata dalla capacità di sintonizzarsi con la musica, sia attraverso la gestualità che sul piano uditivo, in questo concerto trova ulteriore coerenza grazie alle immagini che si materializzeranno sotto gli occhi dei bimbi in presa diretta. Un coinvolgimento multisensoriale per regalare ai piccoli un tempo di divertita leggerezza, alla scoperta di un modus altro per poter godere del mondo iperbolico dei cartoons. E non facciamo finta che anche i “grandi” non si divertano!
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