Sabato 2 dicembre alle ore 18.00 la splendida cornice dell’Abbazia di Valserena ospiterà il concerto di Gabriele Mitelli the world behind the skin, ultimo appuntamento della rassegna Suoni in Abbazia, realizzata in collaborazione con Associazione Culturale Rest-Art.
Appropriarsi di uno spazio e del sentire dei chi lo abita in quell’ istante, portarsi a presso le proprie tradizioni, usi e costumi e riversarli su un suolo che non ti appartiene come biglie su di un pavimento, il peso della propria storia, dei colori impressi, gesti contadini in catene industriali, le origini, la mia terra…ritrovare i propri oggetti lontano da casa, ad occhi chiusi, nel rumore.
Il solo del musicista e performer bresciano the world behind the skin non è un concerto e neanche una performance ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono, il rumore, cercando di ritrovare il proprio essere nel contatto diretto con le persone, i muri e le opere, che ne determinano la struttura. Per l’occasione condividerà l’occupazione dello spazio con le installazioni sonore del sound artist, musicista e architetto Nicola Di Croce, registrate a Brescia, terra d’origine di Mitelli. La prima di the world behind the skin è avvenuta al Museo MART di Rovereto, all’interno della manifestazione Lagarina Jazz Festival.
Gabriele Mitelli: cornetta, tromba preparata, elettronica, metronomi, macchina da scrivere, campane, biglie.
Installazioni audio realizzate da Nicola Di Croce: URBAN BEATS (Brescia – ottobre 2017), EVERY SINGLE SWEET NOISE (Monticelli Brusati / Brescia – giugno 2017).
Suoni in Abbazia è una rassegna che porta allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma una serie di concerti dedicati all’improvvisazione e alla musica contemporanea, che vede i musicisti confrontarsi con il contesto unico dell’Abbazia di Valserena e delle collezioni.
Il costo del biglietto per il concerto è di dieci euro. Per il personale docente e non docente dell’Università di Parma e per gli studenti del conservatorio A. Boito di Parma il costo del biglietto è di cinque euro. Per tutti gli studenti dell’Università di Parma l’ingresso è gratuito.
Gabriele Mitelli nasce a Brescia nel 1988. Studia con il maestro Beppe Rusconi a Brescia e a seguire con il maestro Markus Stockhausen a Colonia, in Germania. Nel 2017 è secondo miglior nuovo talento italiano per i critici della rivista di settore “Musica Jazz” e pubblicherà il suo secondo disco per l’ Auditorium Parco della Musica di Roma con O.N.G. “Crash” e lo presenta in quintetto con il sassofonista americano Ken Vandermark. Durante una residenza organizzata da Novara Jazz a Locarno registra e suona in duo con Alexander Hawkins, pianista inglese che collabora con Louis Moholo, Rob Mazurek, Chad Taylor e tanti altri e con il quale mantiene la collaborazione suonando al Novara Jazz Festival e Lagarina Jazz festival. Produce insieme a Calcagnile e Mirra, all’ interno del Ground Music Festival, il progetto VER che comprende, oltre al trio, Nino Sammartino ai vinili è il collettivo Unzalab ai proiettori 16mm e super8. Nel 2016 pubblica il suo secondo disco con il duo Groove&Move insieme al vibrafonista Pasquale Mirra, tra i migliori dischi della classifica di European Jazz Chart, entra nel nuovo progetto di Cristina Donà, suona in alcuni dei festival più importanti in Italia (Torino Jazz Festival, Young Jazz, Pavia Jazz Festival, Novara Jazz Festival, Jazz&wine for Peace…). Nel gennaio del 2014, esce il suo primo disco, Hymnus Ad Nocturnum, per l’ etichetta del Parco Della Musica di Roma. Ad aprile del 2014 suona con il gruppo di Giovanni Guidi “Unknown Rebel Band” feat.Gianluca Petrella. Ha frequentato i seminari di Markus Stockhausen con il quale ha successivamente affrontato un periodo di studio individuale in Germania a Colonia e nel 2012 ha suonato, con il suo progetto di improvvisazione radicale, al festival “La Fabbrica del Jazz” di Schio. A ottobre del 2012 ha presentato una sua performance artistica a Poznan (Polonia) con il pittore Mark Maksimovich, lo scultore Leszek Trzybinski, Alberto Cavenati alla chitarra preparata e Davidu Poniekąd ai sintetizzatori. È co-fondatore del Collettivo RES “Ricerca Euristica Sonora”, un collettivo di improvvisazione che comprende una trentina di musicisti tra Brescia, Bergamo e Milano. In pochi anni ha suonato con alcuni dei più importanti musicisti della musica jazz e di confine tra cui Ralph Alessi, Markus Stockhausen, Chris Speed, Gianluca Petrella, Simone Graziano, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Cristiano Calcagnile, Beppe Scardino, Tino Tracanna.
Nicola Di Croce è sound artist, musicista, architetto e dottore di ricerca in pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio, vive e lavora a Venezia. La sua ricerca si concentra sul rapporto tra ambiente sonoro e pianificazione della città e del territorio. Questo rapporto esplora i processi di rigenerazione urbana e le molteplici traiettorie di sviluppo locale attivabili attraverso la maturazione della consapevolezza all’ascolto. La registrazione ambientale (field recording) è al centro della sua pratica artistica, che procede verso una ridefinizione della percezione del paesaggio, laddove il linguaggio sonoro diventa dispositivo narrativo, dunque strumento intimamente progettuale. In questo quadro l’ascolto stimola l’empowerment di attori ed aree marginali, e diviene mezzo per implementare la comprensione istituzionale e politica di questioni critiche come la scomparsa di identità locali e di patrimoni culturali intangibili.
Cos’è lo CSAC
Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, Triennale di Milano e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Ingresso 10 euro
Per il personale docente e non docente dell’Università di Parma e per gli studenti del conservatorio A. Boito di Parma il costo del biglietto è di cinque euro.
Per tutti gli studenti dell’Università di Parma l’ingresso è gratuito.