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Sala Baganza ritrova i suoi tesori: riapre lo Scalone d’onore della Rocca

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Completato il restauro dell’accesso alla Cappella Palatina e alla Sala d’Ercole. Nuovo accordo coi privati per l’apertura al pubblico

Un colpo di forbice, il nastro tricolore che cade e Sala Baganza ritrova i suoi tesori dopo 9 lunghi anni. Lo Scalone d’onore della Rocca Sanvitale, danneggiato dal terremoto del 2008, è stato restaurato e riapre alle visite guidate la Cappella Palatina e la Sala d’Ercole. Ma le buone notizie non finiscono qui, perché il sindaco Aldo Spina ha annunciato che, grazie ad un accordo con i proprietari della parte privata della Rocca, i prestigiosi affreschi del Galeotti, del Campi e del Baglione resteranno aperti al pubblico anche per i prossimi 12 anni.

Le ferite sono state rimarginate e all’inaugurazione dello scalone ritrovato, celebrata nel pomeriggio di sabato 18 novembre, non c’erano soltanto politici e tecnici, ma tantissimi salesi. Una comunità in festa, come ha sottolineato il primo cittadino: «Avevamo colto che ci sarebbe stato entusiasmo, ma non pensavamo a una partecipazione così significativa – ha esordito Spina –. Provo una grande felicità per essere arrivati a questo risultato dopo anni di preoccupazione. Tutti gli attori in campo hanno lavorato con grande entusiasmo a partire dallo Stato. C’è stata una grande attenzione da parte del Ministero ai Beni culturali e della Regione, che ha creduto e finanziato quasi interamente il progetto attraverso l’Agenzia di Protezione civile, capace di mettere in campo un patrimonio di competenze fondamentale. E ringrazio anche le imprese Esedra e Grossi Walter».

L’intervento di consolidamento strutturale e restauro, iniziato il 19 aprile scorso terminato il 10 di settembre, è stato progettato da Gianluca Mora con la consulenza di Paolo Bertozzi. Costo: 130.000 euro, di cui 120.000 finanziati proprio dall’ente emiliano-romagnolo. Un intervento difficile, ha sottolineato la responsabile del procedimento Cristina Muzzi, perché la Rocca è un edificio che nel tempo ha subito numerose modifiche. «Sono state inoltre eliminate le barriere architettoniche – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Maestri – grazie al posizionamento di una pedana in legno. Chiunque potrà accedere a questo patrimonio culturale». Luoghi che, ha osservato l’onorevole Patrizia Maestri «arricchiscono il patrimonio artistico dell’intera nostra provincia». L’altro onorevole presente, Giuseppe Romanini, ha voluto rimarcare la partecipazione della comunità salese, «sempre molto numerosa quando si presentano de risultati». Romanini ha rivolto poi un pensiero all’ex sindaco Paolo Carpena, «che volle acquisire parte della Rocca, diventata oggi il centro vivo del paese in cui trovano posto diverse funzioni».

Il consigliere regionale Barbara Lori ha sottolineato come l’intervento di recupero dello Scalone abbia saputo coinvolgere Stato, Regione e l’intera comunità, mettendo in luce la capacità di portare avanti con coerenza una logica concreta. «Anch’io ho vissuto il terremoto del 2008 da sindaco di Felino – ha aggiunto – e ho assistito a un lungo e assiduo lavoro svolto dalla Regione, puntuale e attento ai bisogni e alla gestione dei fondi».

Al termine delle orazioni ufficiali, lo IAT ha organizzato delle visite guidate gratuite e il pomeriggio di festa è terminato con un concerto della Corale “Città di Parma”, diretta da Simone Campanini, nel suggestivo Oratorio dell’Assunta.

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