Incontro strappalacrime quello tra Iceberg e il suo padrone, lo chef Giuseppe Perna all’aeroporto di Fiumicino ieri, 20 novembre. Dopo il distacco forzato i due si sono potuti finalmente rincontrare. Ieri mattina la cagnolona di razza Dogo argentina, sequestrata a fine maggio in Danimarca perché considerata una specie proibita e pericolosa e quindi destinata all’abbattimento, ha potuto fare rientro in Italia. Portata dalla Polizia danese direttamente all’imbarco a Copenaghen, Iceberg è stata presa in consegna dal suo proprietario, da Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, e da Charlotte Andersson di FairDog.
Lo scorso marzo Pena e il suo cane erano entrati legalmente in Danimarca, lo chef lavorava per un ristorante in centro a Copenaghen. Ma un giorno la Polizia ha notato il cane, razza proibita nella nazione, che tuttavia non aveva destato allarme quando invece avrebbe dovuto, alle frontiere.
Finisce bene una storia che per tutta l’estate ha mobilitato milioni di italiani. Iceberg era a un passo dalla condanna a morte: la legge danese prevede appunto la soppressione dei cani appartenenti alle tredici razze considerate pericolose. Enpa e l’associazione danese FairDog sono immediatamente riusciti a creare un movimento d’opinione internazionale; un movimento che presto si è trasformato in una onda di pressione sulle autorità danesi al fine di salvare la vita al cane. Generoso e fondamentale, nella battaglia, è stato l’impegno della cantante Noemi, la quale oltre ad aver coinvolto suoi colleghi e sue colleghe (da Emma Marrone a Michele Bravi, da Giorgia a J-Ax), a luglio ha prima partecipato a un incontro tra Enpa e l’Ambasciatore danese in Italia e poi è andata con una delegazione Enpa fino a Copenaghen per incontrare l’Ambasciatore italiano in Danimarca. È arrivata così la grazia per Iceberg, ma intanto il cane era ancora in “carcere”. Con l’impegno del governo danese a non uccidere Iceberg, è stata votata due settimane fa una legge dal Parlamento di Copenaghen per consentire ai cani appartenenti alle razze considerate pericolose, di proprietà di cittadini stranieri, di lasciare il Paese senza essere uccisi. E oggi Iceberg è in Italia.
guarda il video dell’Enpa su Twtter: https://twitter.com/enpaonlus/status/932586912187080709
“L’incubo è finito – ha detto Perna all’arrivo a Fiumicino – finalmente dopo 6 mesi ci siamo potuti riabbracciare. L’avevo vista da lontano quando l’hanno imbarcata. Ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto, la gente comune. Ora la porto subito a casa”.
“E’ una vittoria di tutti” ricorda il responsabile centro studi Rinaldo Sidoli e attivista del movimento”Il Movimento animalista è stata l’unica forza politica a seguire Giuseppe Perna in tutte le fasi di una battaglia difficile, dall’esito non scontato. Ringraziamo le tantissime persone, oltre 417 mila, che hanno firmato la petizione del Movimento perché Iceberg avesse salva la vita e potesse ritornare in Italia, ringraziamo l’on. Brambilla che per lo stesso scopo ha scritto al ministro danese dell’Ambiente, ringraziamo le forze dell’ordine che ci hanno scortato in aeroporto per evitare a Iceberg ulteriori stress. Le abbiamo dato il regalo più bello la libertà e la possibilità di tornare tra i suoi affetti e nella sua famiglia, dov’è amata e non respinta come un pericolo pubblico. I suoi salti di gioia sono per noi la più bella ricompensa. Perché si rimettano dalle fatiche del viaggio, Iceberg e il suo proprietario saranno ospiti a Roma, per qualche giorno, del Movimento animalista”.