Approdata anche a Parma l’opera-gioco di Mao Fusina. Nel contesto dell’innovativo Festival Parma città infinita – rassegna per i bambini dagli 0 ai 100 anni, creata per far scoprire Parma sotto altri occhi – l’installazione ha visto centinaia di partecipanti, tra giovanissimi, genitori, studenti e cittadini ed è stata ospitata presso il Workout Pasubio per tre giorni.
“La città infinita è una performance di gioco costruttivo – spiega l’ideatore Mao Fusina – che utilizza materiali di scarto industriale, che ho selezionato personalmente grazie a collaborazioni con aziende, e permette di creare e ricreare spazi urbani. Sono oggetti senza una forma definibile a cui siamo proprio noi a dargli un senso e una funzione. La città infinità è anche una performance partecipata, un lavoro collettivo, che prende forme sempre diverse ed è potenzialmente espandibile all’infinito. La performance è sempre progettata per l’incontro e non per la chiusura. Le persone che si riuniscono e possono decidere insieme cosa creare. La cosa bella di questa città è che non ha mai una sede fissa e non è mai uguale”.
“La cosa curiosa – continua Fusina – è che alcune volte le forme e le tipologie si ripetono, in città diverse e con persone diverse. Le femmine tendono a partire dalle cose rotonde, mentre i maschi vanno verso il verticale. I grattacieli e le torri sono dei maschi infatti. Le bambine invece sono più attente a dettagli”.
“Quello che ricordano sempre i bambini di questa esperienza è la magia quando entri. Una volta una bambina a Piacenza mi ha detto ‘mi sembra di entrare dentro il Natale‘. Le luci e la musica rendono il momento in effetti suggestivo”.
A dare il via alla creazione, venerdì mattina, uno sciame di studenti, oltre centocinquanta bambini di vari istituti scolastici cittadini. “Abbiamo iniziato con i più piccoli, 5 anni, ma l’iniziativa resta aperta per tutti” continua Alice Pallesi di Mamma Trovalavoro, una delle organizzatrici del Festival.
Il forte valore intrinseco dell’opera sta quindi nella potenzialità infinita delle combinazioni e degli incontri che alimentano la fantasia e l’immaginazione, proprio in tutte le età. A disposizioni di coloro che vogliono partecipare ci sono i “mattoni”, sette pezzi di gioco per costruire e collegarsi alla “rete” seguendo la “strada luminosa” di Fusina. Sono oggetti in legno, rifiniti e piacevoli al tatto, di tantissime forme e dimensioni, strumenti per progettare la propria casa o grandi opere pubbliche. Grazie all’interazione degli adulti e delle loro abilità con i bambini e la loro fantasia, quello che si crea ha un forte impatto scenico.
Nata nel 2008, la città infinita è stata costruita in tantissime città italiane, dando vita a installazioni sempre diverse e creative. Ospitata in musei, scuole, festival e progetti europei è approdata anche all’estero. La performance ha già viaggiato in siti prestigiosi come la Triennale e il Museo del ‘900 a Milano, il Bimpa, museo dei bambini di Palermo, il Festival della Creatività a Firenze, il Festival Tocatì a Verona e continua a viaggiare.
Nel 2013, la performance si allarga e diventa anche “Città infinita Spagna”. Grazie al lavoro di Roberta Genova, la città infinita ha iniziato a circolare e costruire relazioni in terra catalana, nella città di Barcellona. Nel 2016, Einav ha intrapreso l’avventura di costruzione della Città infinita in Inghilterra, nella città di Londra.
La città infinita, dopo l’esperienza di Parma, continuerà a crescere in nuove città e culture, con nuove persone pronte a costruire non solo un opera ma un messaggio sociale.
Publié par Mao Fusina sur samedi 18 novembre 2017