L’autore presenterà al pubblico il suo ultimo libro “Momenti di felicità” (edito da Raffaello Cortina, novembre 2017).
Il piacere di incontrare un viso, un paesaggio, un libro, un film, una canzone, l’emozione del ritorno o della prima volta: sono impressioni fugaci, momenti di felicità concessi a tutti, indipendentemente da origini, cultura, sesso. Spesso arrivano improvvisi, in situazioni dove nulla sembrerebbe favorirli: nondimeno esistono e resistono, contro venti e maree, al punto di abitare stabilmente la nostra memoria.
Marc Augé esplora questi momenti di felicità, mescolando riflessioni e ricordi personali, con un piccolo cammeo dedicato ai canti e sapori d’Italia, delizioso omaggio ai piaceri dei sensi che il nostro paese gli ha sempre offerto e offre a chiunque sappia intenderli come forma di autentica cultura. Ma lo sguardo dell’antropologo si fissa anche sull’oggi, sui momenti felici che oppongono resistenza all’epoca presente, all’inquietudine e all’angoscia: momenti “di felicità nonostante tutto”, perché nei periodi di incertezza avviene di norma che si vada in cerca di salvagenti.
Converseranno con l’autore Martina Giuffré, docente di Antropologia Culturale presso l’Università di Parma, e Sergio Manghi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Parma.
Marc Augé
Marc Augé nasce a Poitiers, in Francia, nel 1935. Noto per le sue ricerche in Africa occidentale, è passato poi ad occuparsi di un’antropologia dei mondi contemporanei e della dimensione globale e cosmopolita che accomuna i popoli coloniali e l’Occidente. E’ stato directeur d’études presso L’École des hautes études di Parigi dal 1985 al 1995, è tra i pensatori più significativi dell’antropologia contemporanea.
In particolare Augé è conosciuto al pubblico per aver coniato il concetto di “nonluoghi” (non-lieux), titolo di un famoso saggio del 1992 con il quale lo studioso definisce determinati spazi in contrapposizione con la nozione classica di luoghi antropologici. Tra le sue opere tradotte negli ultimi anni: Tra i confini. Città, luoghi, interazioni (Milano 2007); Il mestiere dell’antropologo (Torino 2007); Il bello della bicicletta (Torino 2009); Il metrò rivisitato (Milano 2009); Per un’antropologia della mobilità (Milano 2010); Straniero a me stesso (Torino 2011); Futuro (Torino 2012); Per strada e fuori rotta (Torino 2012); Le nuove paure (Torino 2013); I paradossi dell’amore e della solitudine (Modena 2014); L’antropologo e il mondo globale (Milano 2014); Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste (Milano 2014); Fiducia in sé, fiducia nell’altro, fiducia nel futuro (Roccafranca 2014); Etica civile: orizzonti (Padova 2015); La forza delle immagini (Milano 2015); Un etnologo al bistrot (Milano 2015). Nel 2016 Le tre parole che cambiarono il mondo e nel 2017 Un altro mondo è possibile.
Il ciclo di incontri proseguirà poi all’Auditorium dei Voltoni delGuazzatoio della Pilotta sabato 25 novembre con Michele Cometa e Vittorio Gallese, mercoledì 28 novembre con Achille Mauri ePiergaetano Marchetti e martedì 5 dicembre con Giacomo Rizzolatti.
Gli appuntamenti sono ad ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.
La rassegna “La cultura batte il tempo” è realizzata grazie alla collaborazione e ospitalità del Complesso Monumentale della Pilotta e gode del patrocinio dell’Università di Parma, dell’IBC – Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, della collaborazione di Promo P.A. Fondazione e del sostegno di Parma io ci sto!
Programma prossimi appuntamenti:
Lunedì 20 novembre, ore 17.30 – Galleria Nazionale, Salone Maria Luigia
Marc Augé dialoga con Martina Giuffré e Sergio Manghi
Momenti di felicità
Marc Augé, etnologo e scrittore, è stato presidente dell’ Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales dal 1985 al 1995. Con Raffaello Cortina Editore ha pubblicato, tra gli altri, Il tempo senza età (2014), Un etnologo al bistrot (2015) e Le tre parole che cambiarono il mondo (2016).
Martina Giuffré, Docente di Antropologia Culturale presso l’Università di Parma.
Sergio Manghi, Professore Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Parma.
Evento in collaborazione con Raffaello Cortina Editore
Sabato 25 novembre, ore 17.30 – Voltoni del Guazzatoio, Auditorium
Michele Cometa dialoga con Vittorio Gallese
Perché le storie ci aiutano a vivere?
Michele Cometa, germanista e comparatista, insegna Storia della cultura e Cultura Visuale nell’Università di Palermo. Tra le sue ultime pubblicazioni “Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria” (Raffaello Cortina, 2017) e “Il trionfo della morte di Palermo. Un’allegoria della modernità” (Quodlibet, 2017).
Vittorio Gallese, Professore Ordinario di Fisiologia presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia e coordinatore del Dottorato in Neuroscienze dell’Università di Parma.
Martedì 28 novembre, ore 17.30 – Voltoni del Guazzatoio, Auditorium
Achille Mauri e Piergaetano Marchetti dialogano con Isotta Piazza
Il futuro del libro e del giornale
Achille Mauri, Presidente di Messaggerie Italiane, della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, e dell’Associazione Fabio Mauri per l’Arte L’Esperimento del Mondo. Nel 2017 pubblica con Bollati Boringhieri “Anime e acciughe”, il suo primo romanzo.
Piergaetano Marchetti, Professore Emerito di Diritto Commerciale all’Università Bocconi, Presidente di BookCity Milano e della Fondazione Corriere della Sera.
Isotta Piazza, Docente di Letteratura Italiana Contemporanea e Sistema Editoriale presso l’Università di Parma.
Martedì 5 dicembre, ore 17.30 – Voltoni del Guazzatoio, Auditorium
Giacomo Rizzolatti dialoga con Chiara Cacciani
Le neuroscienze a Parma dalla scoperta della corteccia visiva fino alle basi neurali dell’empatia
Giacomo Rizzolatti, Professore Emerito all’Università di Parma, già docente di Fisiologia Umana, dirige attualmente l’unità di Neuroscienze del CNR di Parma. Ha ricevuto numerosi premi tra cui il più recente “Lombardia è Ricerca”, il Brain Prize for Neuroscience e numerose Lauree Honoris Causa. È il leader del gruppo che ha scoperto i neuroni specchio. Attualmente è il neuroscienziato italiano più citato nella letteratura internazionale.