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Chiara Allegri CNA: crescono le imprese femminile, ma manca il welfare. Allegri: “Una donna su tre dopo il secondo figlio lascia il lavoro”

di Titti Duimio

 

Recenti dati della Camera di Commercio di Parma riferiti al secondo trimestre del 2017, confermano un trend di crescita delle imprese nella nostra citta’ con un saldo attivo di 581 nuove attivita’ di cui il 26% costituite da donne.
La quota totale di imprese femminili a Parma sale quindi a 8397 con un incremento rispetto ai mesi precedenti dello 0,3%.

“Dati incoraggianti ma non ancora sufficienti-commenta Chiara Allegri presidente dei Giovani Imprenditori CNA Parma-l’Emilia Romagna insieme alla Lombardia e’ sempre stata ai primi posti per imprese femminili e startup innovative formate da donne con incrementi costanti a livello nazionale ma ancora molto bassi se si considera il panorama europeo.
Secondo un articolo del Sole24 del luglio scorso l’Italia resta penultima prima della Grecia, il 48,2% di occupazione femminile italiana, pur essendo in costante crescita, e’ ben lontano dal 61,6% della media europea.

“Se si prendono i dati dell’occupazione femminile tout court, compresa quella subordinata i dati non sono cosi’ rosei, in Italia una donna su 3 al secondo figlio smette di lavorare e questo e’ negativo sia per lo spreco di talento e di professionalita’ di donne altamente istruite sia per lo spreco economico del paese che ha investito nella formazione di una lavoratrice che rimane ‘attiva’ lavorativamente per poco tempo. Un costo economico e sociale altissimo. Una recente statistica fantaeconomica ha calcolato che se le donne italiane fossero sgravate del lavoro prettamente domestico e fossero attive nel mondo del lavoro il pil italiano crescerebbe del 20% diventando la prima nazione al mondo! Ovviamente impossibile da realizzare ma comunque da l’idea di quale direzione dovrebbero prendere le politiche del governo sul welfare per risolvere questo gap tra noi e il resto dell’Europa.”

La mission di Chiara Allegri e di CNA e’ proprio quella di limitare la chiusura di aziende che spesso incontrano problemi che esulano dalla produttivita’ ma che devono affrontare una serie di difficoltà  che soprattutto nel campo femminile riguardano la gestione del tempo limitato dalle incombenze domestiche quali figli, genitori anziani e spostamenti sul territorio. Recentemente ci si sta muovendo in questa direzione con agevolazioni fiscali ad imprenditori che introducono benefit assistenziali tipo assistenza medica e alla persona nei contratti dei nuovi assunti ma e’ solo l’inizio di un percorso lungo che dovrebbe riguardare tutte le lavoratrici per raggiungere dati di occupazione e di produttivita’ al pari di quelli di altri paesi. Ben-essere come sistema a di vita e non solo come plus, e questa e’ la meta di CNA in questi giorni impegnata a livello nazionale per portare nuove proposte al governo e localmente a Parma per dialogare con l’amministrazione cittadina.

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