La Giuria Internazionale del 10. Concorso Arturo Toscanini ha deciso ieri sera, al termine del secondo concerto di semifinale, i due finalisti che si affronteranno sabato sera alle 18, all’Auditorium Paganini. La Giuria, guidata dal maestro Gianluigi Gelmetti e composta anche da Luigi Ferrari, sovrintendente della Fondazione Toscanini, Natalia Gutman, violoncellista di fama mondiale, Elaine Padmore, già direttore operativo della Royal Opera House di Londra, e Stefan Anton Reck, direttore d’orchestra, primo vincitore del Concorso Toscanini nel 1985, ha scelto tra i quattro finalisti i due giovani direttori d’orchestra che si disputeranno il Primo Premio da 20.000 euro offerto dalla Fondazione Toscanini ed il Secondo Premio da 10.000 euro offerto dall’Ufficio dei Promotori Finanziari di Banca Mediolanum Parma. Si tratta di Woong Cha, che si è esibito ieri sera, e di Vincenzo Milletarì, che aveva diretto la Filarmonica Toscanini mercoledì sera. I due esclusi sono l’americano Yuga Cohler e l’irlandese Ciarán Mc Auley, che restano in corsa per l’eventuale assegnazione del Premio dell’Orchestra, intitolato a Paolo Vero e promosso dagli amici del musicista prematuramente scomparso (la Filarmonica Arturo Toscanini ha scelto fra uno dei 4 semifinalisti), offerto da Cepim Spa, partner istituzionale della Fondazione Toscanini, e del Premio del Pubblico offerto da Hera Comm, partner istituzionale della Filarmonica Toscanini. Ciascuno dei Premi Speciali ammonta a 5mila euro. Lo spoglio dei voti è stato effettuato al termine del concerto ma i risultati saranno resi noti solo al termine della finale.
Woong Cha, coreano, ha studiato Musicologia e Direzione d’Orchestra alla Korea National University of Arts, dove ha conseguito il Bachelor of Arts e il Master’s Degree, e si è specializzato in Direzione d’Orchestra all’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Graz, in Austria. Ha partecipato alla fase finale del Concorso Antonio Pedrotti di Trento 2010 ed ha studiato con Jorma Panula a Budapest. Vincenzo Milletarì, tarantino, ha studiato al Conservatorio di Bari direzione d’orchestra, composizione e pianoforte al Conservatorio Marenzio di Brescia dove si è diplomato a pieni voti in direzione d’orchestra. E’ stato direttore assistente al Teatro Reale dell’Opera Danese e lo è attualmente al Teatro Reale dell’Opera Svedese con Pier Giorgio Morandi. Ha studiato all’Italian Opera Academy di Ravenna con Riccardo Muti e all’Accademia del Festival di Lucerna con Bernard Haitink e si è classificato secondo al Concorso Solti di Chicago.
La serata sarà presentata da Ilaria Notari, volto noto della televisione e della carta stampata di Parma.
Il concerto inizierà alle ore 18 e vedrà i due finalisti misurarsi con i capolavori di due autentici mostri sacri della musica mondiale: inizierà Woong Cha affrontando la Sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi e la Sinfonia n. 5 in mi minore op.64 di Pëtr I. Ciaikovskij. Dopo l’intervallo toccherà a Milletarì misurarsi con la Sinfonia verdiana da La forza del destino e con un altro capolavoro ciaikovskiano, la Sinfonia n. 6 in si minore op.74 nota a tutti con la denominazione di “Patetica”. Come si vede si tratta di un programma estremamente impegnativo, come è richiesto a chi si misura con la tradizione interpretativa che porta il nome di Arturo Toscanini nel 150. anniversario della sua nascita.
I biglietti (il costo varia dai 15 ai 3 euro) sono in vendita alla nuova biglietteria della Fondazione aperta venerdì e sabato dalle 10.30 alle 13.00, (venerdì anche dalle 14 alle 17), e situata nell’atrio del CPM Arturo Toscanini (Viale Barilla 27/a, all’interno del Parco Eridania, 0521-391339, [email protected]) e sul sito: www.biglietteriatoscanini.it. Ingresso a 3 euro per gli allievi del Conservatorio Boito, del Liceo Musicale Bertolucci e per tutti gli studenti universitari e delle scuole di ogni ordine e grado di Parma. La biglietteria dell’Auditorium Paganini (0521-391379) aprirà alle 17.30 il giorno stesso del concerto.
Il Conservatorio Boito di Parma, luogo di formazione di Arturo Toscanini, mette a disposizione un Premio destinato al primo classificato, che dirigerà l’Orchestra del Conservatorio, il 5 novembre prossimo, nel concerto che segnerà la riapertura al pubblico della Sala Verdi.