Dal 9 settembre, alle ore 10, alla Galleria San Ludovico riapre, dopo la pausa estiva, la mostra Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana.
Per festeggiare questo appuntamento, alle ore 11, nel piazzale antistante la Pinacoteca Stuard si terrà un concerto del Corpo Bandistico Giuseppe Verdi, diretto dal Maestro Alberto Orlandi.
Fino al 22 ottobre 2017, reperti archeologici, provenienti dal Museo archeologico di Parma e dai Musei civici di Reggio Emilia, oggetti, ambienti, allestimenti interattivi e multimediali ripercorreranno la millenaria cultura alimentare parmense, dalle origini fino all’attualità.
L’esposizione, promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, che si tiene in occasione delle celebrazioni dei 2200 anni della fondazione di Parma, è curata da Filippo Fontana e Francesco Garbasi con la supervisione e la consulenza scientifica di Alessia Morigi, in collaborazione con l’Università di Parma, il Complesso monumentale della Pilotta, il Gruppo Archeologico VEA.
L’iniziativa sottolinea quanto le radici della cultura alimentare del territorio siano in continuità con un passato lontano ma straordinariamente vicino e più che mai attuale nelle motivazioni che hanno fatto di Parma una Città Creativa della Gastronomia UNESCO, titolo riservato a sole diciotto città nel mondo.
Con la mostra “Archeologia e alimentazione” le vestigia di un passato antico tornano a vivere grazie a linguaggi contemporanei. Il visitatore, infatti, grazie ai metodi forniti dall’archeologia sperimentale e da allestimenti interattivi, è accompagnato all’interno di un percorso in cui, a fianco di manufatti provenienti dagli scavi realizzati in città, incontra alcuni ologrammi che riproducono oggetti archeologici di notevole interesse. A questi si aggiungono ambientazioni sonore, stimoli tattili e sensoriali e un video didattico che analizza le tappe principali che hanno contraddistinto lo sviluppo del territorio tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C.
La rassegna sviluppa argomenti di grande interesse storico, come l’organizzazione delle colture, ottenuta attraverso il sistema di centuriazione, ovvero il fitto reticolato di canali, strade e solchi che formavano quella grande infrastruttura che ha permesso la bonifica, la suddivisione razionale e la coltivazione della Pianura Padana.
Il percorso espositivo approfondisce, in particolare, le origini della cultura alimentare parmense – produzione di prosciutto e formaggio – rivelando anche le abitudini alimentari tipiche dell’epoca romana, grazie agli scavi archeologici che hanno definito in maniera chiara quanto alla base dell’alimentazione quotidiana, vi fossero i cereali, insieme ai legumi e alla frutta, così come la polenta e i bolliti di cereali.
Il banchetto, inteso come rito sociale dove incontrarsi, parlare e mangiare assieme sarà analizzato anche attraverso la presentazione di oggetti solitamente utilizzati in questa occasione, provenienti da ritrovamenti archeologici in loco e riproduzioni realizzate da Archeologi Sperimentali. Tra questi sono presentate alcune suppellettili realizzate in materiali preziosi come vetro, ceramiche e metalli, che garantivano visibilità sociale e prestigio nella comunità romana.
Visto l’alto contenuto storico e didattico della rassegna, sabato 16 settembre, si terrà un Open day rivolto agli insegnanti (dalle scuole elementari alle superiori) con visita guidata alla mostra, in compagnia dei curatori (è gradita la prenotazione al numero 347/3321989).
Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana si ripropone con un ricco calendario di eventi collaterali.
Tra questi, si segnala Gustare la storia, ovvero una serie d’incontri, a ingresso libero, alla scoperta della cultura alimentare parmigiana, in programma alla Galleria San Ludovico.
Il primo appuntamento è per sabato 16 settembre, alle ore 11 e vedrà il critico letterario Francesco Gallinaparlare di Ghiri farciti, fenicotteri e polvere di datteri: la strabiliante cucina di Apicio.
La seconda conferenza – sabato 23 settembre, alle ore 11 – sarà tenuta da Michele Berini, segretario del Consorzio Parmigiano-Reggiano sez. di Parma, e ruoterà attorno al Parmigiano Reggiano, il frutto antico del legame indissolubile fra l’uomo e la sua terra.
Sabato 7 ottobre, alle ore 11, l’intervento di Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo di Parma, verterà sulle Eccellenze complementari: caratteristiche comuni nelle produzioni tipiche della cultura alimentare parmigiana.
Chiuderà il ciclo l’archeologa Manuela Catarsi con Alle radici della food valley: cibi e colture a Parma in età romana, sabato 14 ottobre alle ore 11.
Un’altra iniziativa collaterale alla mostra, promossa dal Gruppo Archeologico VEA, è il percorso museale all’aperto di ParmArcheologica, nel quale archeologi professionisti condurranno i visitatori alla scoperta dei luoghi urbani dell’antica Parma romana.
L’itinerario, della durata di 2 ore e 30 minuti circa, prenderà avvio proprio dalla sede espositiva di Galleria San Ludovico, per poi proseguire verso l’area archeologica e domus di San Paolo, le mura e le domus romane presso il Museo Diocesano, l’area del Foro e del Capitolium di piazza Garibaldi, il Convitto Maria Luigia resti dell’anfiteatro, e concludersi ammirando i meravigliosi mosaici della Domus romana di Palazzo Vitali-Mazza, eccezionalmente aperta per l’occasione.
Nel corso della passeggiata, la narrazione fornirà le chiavi di lettura dei luoghi visitati per calarsi nell’ambiente della città storica fin dalle sue fasi di fondazione. Ai partecipanti verrà fatto dono di una scheda riassuntiva sotto forma di pieghevole realizzato con la collaborazione dei 3dArcheoLab. Questo strumento forma, inoltre, una parte interattiva della visita grazie ai contenuti attivabili tramite QrCode direttamente dal proprio smartphone.
Per partecipare è necessaria la prenotazione all’indirizzo mail [email protected]; il costo è di 20 euro, comprensivo dell’ingresso al Museo Diocesano; i tour si terranno la domenica mattina, con un minimo di 6 partecipanti.
Archeologia e alimentazione è parte del progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, promosso dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna e dalla Regione Emilia-Romagna e che vedrà in autunno la riapertura del Ponte romano della Ghiaia, uno spazio riqualificato che tornerà a essere patrimonio della comunità e che presenterà a vista le due imponenti arcate in sasso, la creazione di un unico luogo pubblico museale all’aperto, con oltre 220 reperti archeologici di epoca romana ritrovati durante gli scavi e il recupero dei locali che saranno gestiti dall’Università di Parma.
Archeologia e Alimentazione nell’eredità di Parma Romana
Parma, Galleria San Ludovico (Borgo del Parmigianino, 2)
9 settembre – 22 ottobre 2017
Orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso gratuito – Audioguide gratuite – Percorso ottimizzato per ipovedenti – Attività e percorsi bimbi
Informazioni: tel. 340 1939057