Cosimo Gigante alias Mago Gigo inizia la sua carriera di intrattenitore, educatore ed animatore di feste per bambini nel 2001, dopo una laurea in Scienze Politiche, in un villaggio turistico munito solo di uno scivolo rotto, una risma di fogli e qualche tubetto di colori. “Bisognava inventarsi tutto con la pesante eredita’ del mio predecessore, un tal Fiorello. Sono diventato capo mini-club e da lì la decisione di giocare con i bambini come professione” ci racconta Cosimo.
Qual’e’ il segreto per entrare in empatia con i bambini?
“Il segreto e’ guardarli negli occhi e non guardare mai l’orologio. Lasciare fuori il resto del mondo e sentirsi li’ con loro, ascoltarli e vivere al loro ritmo, imparare da loro ad essere se stessi. Farsi trasportare nella loro fantasia rende liberi e mi accorgo che anche i genitori ne hanno bisogno e mi seguono nei giochi. Per vivere meglio basterebbe giocare 20 minuti al giorno con i bambini. Staccare il cellulare e i pensieri dalla quotidianita’ e ritagliarsi un tempo da dedicare al gioco senza doveri e obblighi formali. I bambini sono la sostanza delle idee e ti nutrono la fantasia a volte soffocata dalle incombenze. Giocare ed ascoltarli ti riporta alla radice delle cose e ti disintossica dalle sovrastrutture dando un senso alla giornata”
QuIndi, in realtà educhi i genitori a giocare con i propri figli?
“Esattamente. Spesso gli adulti mi chiedono come giocare perche’ non sono capaci. Cercano un contatto con il mondo dei bambini che non riescono ad avere e io fornisco strumenti che loro stessi devono elaborare personalmente per entrare in contatto con i loro figli. Purtroppo il lavoro, l’essere adulti ci ha fatto perdere l’abitudine al gioco perdendo il gusto della spontaneita’. Quasi nessuno si ricorda di aver giocato con i propri genitori e adesso si ha l’opportunita’ di regalare ai propri figli una mancanza, giocando con loro”
Quanto ti arricchisce umanamente questo lavoro?
“Tantissimo. Mi rendo conto che lavoro 7 giorni su 7 ma che in realta’ non mi pesa mai.
Faccio quello che so fare e che mi piace e tutto e’ leggero come un gioco perpetuo. Quotidianamente io conosco bambini e adulti per scambiarci sguardi positivi, questo e’ per me.
Devo dire che la mia formazione universitaria e la sociologia in particolare mi hanno aiutato a costruire una struttura competente, la parte istintiva e’ completata da studi e letture sull’argomento e non c’e’ solo improvvisazione nel mio percorso ma anche metodo. Fantasia sistematica, quindi, adattata ai miei interlocutori. Rendo i bambini protagonisti facendo solo l’accompagnatore dei loro sogni”
Ti definisci un faro. Perchè?
“Sono sempre stato affascinato dai fari. Li ho collezionati fin da bambino. Il faro guida e definisce la direzione, e’ una certezza improvvisa nel mare in tempesta e tempo fa una mamma dopo uno spettacolo mi disse che avevo illuminato il sorriso di suo figlio come un faro, una coincidenza che mi gratifico’ molto. Essere un educatore e’ un ruolo speciale, non sei genitore che dá regole e non sei un insegnante che dá lezioni, sei una figura di mezzo, come un faro, accogli e fai luce quando cala il buio. Suggerisci senza imporre e consigli i naviganti.
E “Il Faro” e’ il titolo del mio ultimo libro edito da Libri di Pixel che raccoglie pensieri ed esperienze personali con lieve ironia e un po’ di tristezza. Un libro per adulti apparentemente fuori dalle mie corde giocose ma in realta’ perfettamente in linea con quello che sono. “Chi sa far ridere e’ anche uno che ha pianto molto’ diceva Toto’, e in effetti la mia vita non e’ stata cosi’ serena, ho perso la mamma a 12 anni e il papa’ a 26 ma loro stessi sono stati il mio faro e ancora adesso sono di fianco a me.
Il racconto “Caro Diario” contenuto nel libro e’ dedicato a mia mamma, Chiara, e durante le presentazioni mi commuovo nel leggerlo. Un dolore sereno che mi accompagna con il quale ho fatto amicizia, ormai, senza mai piangermi addosso, convinto del grande privilegio avuto ad avere per 26 anni dei genitori fantastici accanto. Se sono un uomo mediamente sereno lo devo a loro e mi sento piu’ ricco per quello che ho avuto piuttosto che povero per quello che mi e’ stato tolto”
Prossimi progetti?
“A breve uscira’ il mio nuovo libro dedicato ai bambini “Capitan Braghetta“, ovvero le peripezie del supereroe che c’e’ in ognuno di noi. Il mio mondo-rifugio quando ero piccolo, ultimo di tre fratelli maschi mi sentivo sempre sfigato, un perdente e allora mi travestivo con occhiali e mantello, diventavo Capitan Braghetta e andavo a salvare il mondo domando formiche e spegnendo fornelli all’ora di cena causando danni ma con la convinzione di aver fatto il bene per l’umanita’. E chi non ha avuto un alter ego dannoso ma speciale nell’infanzia che gli permetteva di trasformarsi in un supereroe al bisogno?
In piu’ raccolgo metodicamente le frasi dei bambini per farne un libro. La genialita’ e la lucidita’ pulita che esce dalle loro affermazioni e domande mi emoziona e voglio raccogliere le migliori per omaggiare l’infanzia intera come momento di rispettabile verita’. L’idea mi e’ venuta tempo fa quando al termine di uno spettacolo un bambini mi ha chiesto “Gigo ma tu sei sposato?” E quando gli ho risposto di si’ ha aggiunto “Ma lei e’ “normale?”. Meraviglioso!”
Cosimo Gigante alias Mago Gigo (o forse il contrario?) ha saputo trasformare il dolore di un’infanzia segnata dal lutto in un’opportunita’ dedicando allegria e spensieratezza ai bambini con il gioco e regalandosi per sempre la possibilita’ di rinnovare un’ eta’ felice disattesa e di essere un adulto sereno. “Attraverso i bambini e il gioco mi restituisco ogni giorno la mia infanzia negata dagli eventi e riempio il mio buco con il sorriso dei miei piccoli complici che nutre il mio”. Leggerezza con profondita’, questa la ricetta per vivere bene ed essere speciale di Cosimo Gigante che forse un mago lo e’ davvero.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo in tutte queste forme guidate da un anima che sa cosa è venuta a fare al mondo spirito libero centrato e ricco di spiritualità che i bambini sanno cogliere al volo
L’ho conosciuto quando ero una bambina/ragazzina timida e tendente all’autoescludermi. Mi ha preso come fa un gigante buono e ho cominciato a giocare con lui e con altri. Non so come ha fatto, so solo che la mia autostima è aumentata e sono andata oltre fino ad allontanarmi da lui e dagli amici del momento per scoprire altre persone ed avere altri amici. Un vero faro. Un vero regalo.
Grande Gigo…
felice di aver la possibilita’ di vivere come te… leggerezza e profondità… e felice anche di poter condividere con te la crescita di Giada…
Grazie per tutto quello che ci regali
Un bimbo divenuto adulto senza mai abbandonare la gioia del linguaggio dei più piccoli…. commuovere non è semplice, ma far ridere e sorridere è un’arte!
Ho avuto la grande fortuna di conoscerlo e di viverlo…bellissima persona che sa stregare bambini e adulti ed in mezzo ci sono anch’io adulta con l’animo ancora da bambina…
Cosimo in bocca al lupo per tutto…noi ti seguiamo sempre!!!!
Mago Gigo sei grande perché ti piace quello Che fai é lo fai con un cuore grande Come una casa. Rallegramenti, il mondo ha bisogno di altri come te
Ho il privilegio di conoscere questa persona speciale. È un faro vivente che illumina tutto e tutti attorno a sè.
SONO RIMASTA AFFASCINATA ! NON LO CONOSCO …MA VORREI …DOVE POSSO INCONTRARLO? C’è SEMPRE DA IMPARARE DA PERSONE COSì INNAMORATE DELLA VITA E CAPACI DI COMUNICARLO!
Dove vive una persona cosi speciale, vorrei tano saperlo o in alternativa come riuscire a comunicare con un’ anima cosi bella……………., i bambini sono la cosa più preziosa del mondo, riuscire a comunicare con loro significa conoscere il linguaggio universale.