«Pop up», lo spettacolo che ha messo al centro di una storia il libro animato elevandolo a protagonista, è stato invitato all’«International Festival of Puppet Theater», uno degli appuntamenti internazionali più importanti di teatro di animazione, che si svolge dal 6 al 10 agosto nella Città Santa
Il Teatro delle Briciole di Parma approda a Gerusalemme. Il 9 e 10 agosto «Pop up, un fossile di cartone animato», spettacolo prodotto dal teatro parmigiano, va in scena al «Festival internazionale di teatro di animazione», storica rassegna che ospita da 26 anni nella Città Santa artisti di spicco da Israele e da tutto il mondo, ed è riconosciuta come uno dei festival di teatro di figura più importanti del mondo.
E’ la prima volta che il Teatro delle Briciole, che ha avuto l’onore di esibirsi davanti a tante prestigiose platee internazionali, viene invitato a Gerusalemme, e l’importante riconoscimento tocca significativamente a «Pop up», una produzione realizzata nel 2013 nell`ambito del cantiere produttivo “Nuovi sguardi per un pubblico giovane” e da allora costantemente in tournée in Italia e all`estero, rappresentata davanti ai pubblici di teatri e festival di tanti Paesi, dall’Inghilterra alla Polonia, dalla Francia alla Spagna.
Diretto dai Sacchi di Sabbia, formazione di spicco più volte premiata anche con il Premio Ubu, l’Oscar del teatro italiano, interpretato da Beatrice Baruffini e Francesca Ruggerini, lo spettacolo, scritto e diretto da Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo, è una reinvenzione teatrale del libro animato, un cartone che esplora le geometrie dell’immaginario infantile attraverso una versione scenica del libro pop up. Vi si narrano le avventure di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera, delle loro metamorfosi e dell’esperienza del mondo che ne nasce. Due attrici, che sono insieme animatrici, danno vita e voce ai due protagonisti di carta, giocando sull’apparizione delle figure e delle forme nel tempo, sugli intrecci di esse con i loro corpi, sul movimento e sull’illusione del movimento, sulla sincronicità tra voci e tra voci e immagini. Le avventure del bambino danno origine così a un gioco simbolico che tocca aspetti centrali dell’immaginario infantile: la fantasia, l’invito, la minaccia, il sogno.