‘Come della rosa‘ è un libro della scrittrice Tiziana Rinaldi Castro pubblicato da Effigie nella collana Stellefilanti presentato lunedi’ 26 giugno alla libreria Feltrinelli di via Farini da Francesca Avanzini e Isa Guastalla.
Un racconto di abissi e rinascite, riscatti e percorsi salvifici per i due protagonisti che cercano una via d’uscita in bilico tra la morte e la vita.
Una storia d’amore purissimo anzi di piu’, d’amicizia, tra Bruna de Michele detta Lupo, giovane donna italiana alcoolizzata e Emiliano Westwood, americano di origini cubane,mercante d’armi e coinvolto nella guerriglia salvadoregna.
Nello sfondo di una cruda e spietata New York anni ’80, attorno al Tempio Yoruba di Mama Adebambo sacerdotessa del culto alla quale si rivolgono Lupo ed Emiliano, lei per smettere di bere e lui ‘per imparare a morire’. Vite sull’orlo del baratro, errori commessi che pesano come macigni e la sacralita’ di Mama, le feste sacre, i riti voodoo in cui mito e poesia si fondono tra dubbi e misteri sono la chiave di volta di una profonda consapevolezza che portera’ alla rinascita.
La struttura della narrazione poggia sul monomito campbelliano anche se non sono distinguibili con precisione i dodici passaggi dell’eroe in esso individuati.
‘Quel che mi interessava era scandire nell’esperienza di Lupo e di Emiliano le tappe fondamentali del viaggio, dall’entrata nella foresta all’uscita e chiarire affinche’ Lupo riuscisse a concludere il ciclo, era necessario che Emiliano interrompesse il proprio incarnando l’eroe tragico. E infine, mostrare il momento piu’ importante: che come per il Parsifal e in genere per ogni eroe, entrambi formulassero a se stessi la domanda giusta e che, non prima di quel momento, il destino di entrambi si compisse’ dice l’autrice.
Il libro si conclude con Emiliano che rischia per l’ennesima volta la vita e Lupo, nella speranza di salvarlo, compie un pericoloso viaggio nel deserto del Nuovo Messico dove va a barattare la propria ombra per salvare l’amico. Non riuscira’ a salvare la vita di Emiliano e quasi rischia la propria e a quel punto sara’ indispensabile, per la sua stessa salvezza, compiere il viaggio nei propri inferi per rinascere. Perche’ ‘la storia più bella non è stata ancora raccontata’ come aveva premesso e promesso Mama Adebambo.
Tiziana Rinaldi Castro (Sala Consilina, 1965) vive negli Stati Uniti dal 1984. Laureata in Cinema alla New York University e in Studi Iterdisciplinari in Religioni Africane e Sciamanesimo, diventa sacerdotessa del culto yorùbà nela comunita’ di Lucumi a New York nel 1991. Insegna Letteratura Greca Antica ala Montclair State University e si divide fra Brooklyn dove vive con il marito e le figlie e le montagne del sud est del Colorado.