di Francesco Bacci
Il primo giugno è arriva la notizia che non volevamo: un comunicato sconvolgente che ha spezzato i cuori dei moltissimi fan in tutto il mondo, “Sense8” è stata cancellata.
Negli ultimi giorni Brian J. Smith sia era rivolto ai fan della serie su Twitter invitandoli a farsi sentire per un possibile rinnovo di “Sense8”. C’erano i primi segnali del rischio di cancellazione, ma l’annuncio arriva come un fulmine a ciel sereno. La seconda stagione, rilasciata meno di un mese fa, si conclude infatti con un grosso colpo di scena: i personaggi si riuniscono in un unico luogo per salvare Wolfgang. Un finale così aperto non riesce a chiudere in maniera accettabile una delle serie più progressiste degli ultimi anni. Ci meritavamo questo da Netflix?
Le sorelle Watchowski sono famose per il loro grande impegno nel proporre storylines inclusive di tutte le minoranze e delle diversità all’interno della loro produzioni cinematografiche e televisive. L’importanza di questi messaggi sociali è indubbia: in tanti tra fan e critici hanno elogiato la spinta all’accettazione e all’uguaglianza. La serie infatti presenta coppie gay, personaggi trans e storie di vita ambientate in tutto il mondo.
L’amore dei fan e l’importanza sociale non sono però bastate: i costi della serie sono altissimi, si vocifera ben 9 milioni di dollari a episodio, e probabilmente la piattaforma online ha deciso che il gioco non valeva la candela. Tutti gli attori si sono espressi a riguardo della cancellazione: Brian, Miguel, Jamie, hanno tutti ringraziato le sorelle Watchowski per questa incredibile avventura, per il grande amore dei fan e hanno invitato tutti ad applicare il messaggio positivo lanciato dalla serie: “andate là fuori e amate, visitate, condividete e offrite volontari e combattete l’uno per l’altro”.
Ci sono speranze per una qualche continuazione? Visto che Netflix non segue dei meccanismi riscontrabili nei network via cavo e generalisti, sembra molto difficili che si verifichi un qualche cambiamento. I fan però non si stanno arrendendo. Su Change.org c’è già una petizione che conta duecentomila firme e su Twitter gli hashtag #Sense8 e #RenewSense8 hanno ottenuto il primo posto nei trend mondiali. Alcuni di questi hanno addirittura inviato la disdetta, mettendo la foto online. Riusciranno i fan sconvolti ad ottenere una qualche conclusione? La speranza è l’ultima a morire, dicevano. “Sense8” meritava sicuramente un trattamento migliore.