Dal 30 maggio Netflix ha portato il ritorno di una delle serie più discusse e importanti della piattaforma online: a più di un anno di distanza dal rilascio della quarta stagione, torna “House of Cards” con il quinto ciclo di episodi.
La quarta annata ci aveva lasciato con la dichiarazione di Frank e, a sorpresa, di Claire allo spettatore: “Wedon’tsubmit to terror, we make the terror”. La situazione si faceva sempre più complessa e difficile per i coniugi Underwood: tra una crisi politica e l’altra, Frank e la neo-vicepresidente Claire devono affrontare il pericoloso sfidante repubblicano Conway, interpretato da Joel Kinnaman. Cosa aspettarsi da questo quinto ciclo?
Innanzitutto c’è da svelare un grosso cambiamento nel dietro le quinte della serie: lo storico creatore e showrunnerdel telefilm, BeauWillimon, ha deciso di abbandonare dopo la quarta stagione a causa di tensioni creatosi nel team creativo. In un tweet, Willimon ha augurato un roseo futuro alla serie e ha spiegato la sua volontà di trovare nuovi orizzonti creativi.
Il trailer ufficiale rilasciato qualche settimana fa sembra preannunciare una serie di momenti di tensione, attimi drammatici e avvicinamenti pericolosi, come quello di Claire e il famoso scrittore Tom Yates. Tra una protesta anti-Underwood, inchieste giornalistiche e un funerale, la quinta stagione sembra prospettarsi ancora più tetra.
“The American peopledon’t know what’s best for them, I do. I know exactlywhattheyneed.” L’attrice Robin Wright in un’intervista rilasciata al programma televisivo “Ellen” ha già rivelato che alcune delle loro idee per il futuro della serie sono venute meno a causa dell’amministrazione Trump: a volte la realtà supera addirittura la finzione.
Dopo la vittoria di Trump, infatti, l’attesa è cresciuta ulteriormente: visto l’attuale clima politico, “House of Cards” riflette, con un certo realismo, i meccanismi politici degli ultimi anni. In un contesto storico americano cupo, la serie sembra sempre più emblematica dei nostri anni.