Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio, Tarquinio il Superbo.
E Francesco Totti.
Roma ha l’ottavo Re.
Totti lascia il calcio, tra lacrime e parole. Sulle note del Gladiatore un Olimpico da 70mila piange e congeda una leggenda.
Una passerella.
Le lacrime dei compagni, dei cronisti, di Roma. E’ una sera triste per la Roma che celebra l’accesso in Champions.
La maglia ritirata: solo lui potrà decidere a chi darla. Il numero dieci e’ nelle sue mani.
Ogni altra parola sarebbe inutile. Grazie, Francesco.
Per quello che hai dato a chiunque ami il calcio. Per le lacrime e le emozioni che conosce solo chi ha il cuore a forma di pallone.
Grazie per le magliette gli slogan i cucchiai e il cuciotto. Grazie perché hai rinunciato a vincere pur di essere giallorosso a ogni prezzo.
Grazie per averci ricordato anche oggi quanto il calcio può emozionare.
Sei leggenda, Re Francesco.