di Titti Duimio
Bellezza, qualita’, classe, gusto, benvivere e via a sciorinare adorabili stereotipi del Made in Italy che hanno reso il nostro paese una specie di modello di vita su cui tararsi per essere al top. Negli anni i marchi e i prodotti italiani hanno invaso il mercato mondiale all’insegna dell’ ‘italian style’ e le nostre esportazioni nonostante tutto ringraziano. Ma c’e’ un prodotto che piu’ di ogni altro ci assomiglia e ci rappresenta ed e’ Nutella. Nata nel ’64 cosi’ com’e’ in pieno boom economico dall’ingegno di un imprenditore di Alba, la crema di cacao e nocciole e’ sempre uguale.
Buona e nessuno vuol sapere perche’, contestata e amata, elogiata e disprezzata la Nutella e’ il perfetto esempio di globalizzazione presente in oltre 100 Paesi distribuiti su tre continenti. Ogni anno Ferrero produce 350 mila tonnellate di crema spalmabile, con un fatturato di 1,7 miliardi di euro, pari a circa il 20% dei ricavi totali dell’azienda piemontese.
Allegra, godereccia, trasgressiva, antidepressiva, consolatoria non del tutto perfetta e forse un po’ traditrice la crema spalmabile piu’ famosa del mondo e’ diventata uno dei simboli del comfort food mondiale entrando di diritto a far parte dell’immaginario collettivo.
Libri, odi e citazioni si sprecano per questo alimento un po’ magico e un po’ misterioso (tipo coca cola gli ingredienti non sono mai stati del tutto confessati) come nella mitica scena del film di Nanni Moretti ‘Bianca‘ del ’84 in cui il protagonista si alza di notte per affogare in un’enorme barattolo di Nutella le sue ansie nevrotiche attribuendole un potere quasi terapeutico.
Ora un intero negozio le sara’ dedicato. Il 31 maggio Ferrero aprirà a Chicago il primo Nutella Café tra i simboli del Made in Italy nel mondo. Nella città dell’Illinois considerata capitale americana del cibo il nuovo locale a due piani di North Michigan Avenue, sulle sponde dell’omonimo lago, sarà il primo ristorante al mondo interamente di proprietà della Ferrero, dopo il corner dedicato all’interno del supertempio dell’ italianita’ Eataly aperto a New York da Oscar Farinetti.
Forse in terra americana la domanda che Leonardo Pieraccioni fa pronunciare ad un personaggio del suo film ‘I Laureati’ ‘Vogliamo stare tutta la vita a rimpiangere la Nutella?’ ha trovato la sua iconica risposta.