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22-28 maggio: Essere Animali lancia la settimana veg. Le ricette per provare a “dimostrare che la scelta è possibile”

Dal 22 al 28 maggio Essere Animali lancia la ‘Settimana Veg‘, un’iniziativa per promuovere un’alimentazione vegetale e scoprire quanto possa essere semplice difendere gli animali e l’ambiente.

La ‘Settimana Veg’ vuole essere un invito a provare per sette giorni un’alimentazione senza cibi di origine animale, attraverso una guida scaricabile on line che contiene i consigli di una nutrizionista e le ricette di diversi chef.

“L’obiettivo è dimostrare che compiere questa scelta è facile, sano e gustoso. Pressioni sociali e attaccamento alle abitudini ci portano a credere che alcuni cambiamenti possano essere difficili. Invece con gli strumenti giusti possiamo scegliere di difendere ogni giorno gli animali e l’ambiente, direttamente a tavola”, sostiene l’associazione.

Per partecipare alla ‘Settimana Veg’ occorre scaricare, al link www.settimanaveg.it, l’apposito ricettario con all’interno le informazioni per adattare e modificare la propria alimentazione abituale. Seguendo queste informazioni si inizia, assieme a migliaia di persone, un percorso di sette giorni motivati dalla nutrizionista Denise Filippin e dalle ricette degli chef Mara Di Noia, Giulia Giunta e Claudio Di Dio. Non si tratta solo di sperimentare nuove pietanze, aderendo all’iniziativa infatti si entra a far parte di una vera e propria comunità virtuale che si scambia esperienze ed opinioni.

L’anno scorso più di 10 mila persone hanno scaricato il ricettario e un sondaggio realizzato su un campione di 600 partecipanti ha evidenziato come molti di questi seguissero solitamente un’alimentazione tradizionale, con consumo di carne e prodotti di origine animale.

Iniziative come la ‘Settimana Veg’ vogliono quindi offrire indicazioni alle tante persone che hanno preso consapevolezza dell’impatto e dell’importanza delle proprie scelte alimentari.

L’allevamento intensivo di animali è considerato il maggiore responsabile dell’emissione di gas serra e dell’inquinamento idrico del pianeta. Inoltre nel mondo viene coltivata una quantità di cereali tale da sfamare 10 miliardi di persone, però questi sono destinati a nutrire gli animali degli allevamenti. Sotto il profilo ambientale e sociale questo modello di produzione del cibo è un fallimento completo.

“Seguendo un’alimentazione vegetale scegliamo anche di risparmiare le sofferenze agli animali, oggi per lo più allevati in condizioni che non consentono loro di soddisfare fondamentali esigenze etologiche, ma che si rendono necessarie per abbattere i costi ed immettere così sul mercato carne e prodotti di origine animale a un prezzo contenuto”, conclude l’associazione.

www.settimanaveg.it

 

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